Nuova tappa della peregrinatio della Madonna di Fatima, giunta presso la comunità di S. Giovanni Battista in S. Angelo in Theodice
L’arrivo e l’accoglienza della statua della Madonna di Fatima nella nostra parrocchia: un’emozione grandissima, davvero toccante! Questi i commenti più frequenti tra i fedeli della Parrocchia di S. Giovanni Battista in S. Angelo in Theodice venerdì 27 ottobre dopo l’arrivo della Madonna Pellegrina.
Tutto è iniziato nella parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo di Cassino dove la comunità guidata da Padre Aurelio, dopo la recita del S. Rosario e la S. Messa, ha dato il saluto alla Madre in procinto di andare a visitare altri figli. E’ stato necessario predisporre un furgone per il trasporto fino a S. Angelo e con quanta attenzione e quanto amore le portatrici di S. Bartolomeo vi hanno collocato e sistemato il simulacro tanto amato e venerato. E tutta la folla dei fedeli ha dato l’ultimo saluto, con un bacio, una preghiera, un’invocazione, un canto, infine, quando il furgone si è mosso, con il saluto della mano, proprio come si saluta una madre che parte.
Nuovo spettacolo di folla a S. Angelo in Theodice dove, davanti alla chiesa di S. Giovanni Battista, il Parroco Don Nello Crescenzi ed i parrocchiani hanno atteso l’arrivo schierati sulla scalinata. E questo ha creato vera emozione all’arrivo del furgone, all’apertura, alla vista della effigie di Maria che veniva pian piano issata sulle spalle di nuovi portatori e portata su per le scale. L’incontro e l’abbraccio tra i due parroci, P. Aurelio che consegnava e Don Nello che riceveva, è stato davvero il gesto simbolico che rappresentava perfettamente il momento. Da una comunità all’altra. Comunità sorelle.
La Madre in peregrinatio tra i suoi figli, così accolta, è stata portata in chiesa e collocata al posto d’onore che le era stato preparato, per iniziare l’incontro con Lei con canti e preghiere.
La statua si fermerà a S. Angelo fino al 1° novembre, giorno in cui arriverà alla Parrocchia di S. Maria della Valle.
Adriana Letta
Foto di Generoso Struzziero e Loredana Fargnoli