Festeggiata con grande concorso di popolo la Madre della Vergine Maria e Nonna di Gesù
Dalle 8 della mattina fino a sera tarda, oltre le 21.00, la chiesa di S. Antonio di Padova in Cassino è stata piena di bambini, famiglie, nonni, donne incinte, tutti a chiedere una benedizione divina per intercessione di S. Anna, la Madre della B. Vergine Maria e Nonna di Gesù. Per questo è tanto venerata questa Santa, considerata la protettrice delle partorienti, delle mamme, delle nonne, dei bambini, delle famiglie. Il Parroco, Don Benedetto Minchella, è stato a disposizione per tutta la giornata per benedire centinaia e centinaia di bambini, dai neonati (deposti dalla mamma per un momento nella culla davanti alla statua e “raccolti” dopo la benedizione da un altro familiare) a quelli più grandi, che hanno ricevuto la benedizione sulla fronte stando in braccio o in piedi. Già sulla piazza antistante la chiesa, è stato un continuo viavai di carrozzine e passeggini e la chiesa, piena a tutte le ore, si è riempita di vocette, gridolini, qualche pianto: per un giorno, l’età media è scesa vertiginosamente! Un’atmosfera festosa e familiare, ma col pensiero, nella preghiera e nella destinazione delle offerte, rivolto ai bambini della parrocchia che vivono in situazioni di disagio e difficoltà.
E’ vero, la tradizione affida di generazione in generazione questo antico rito, molto sentito a Cassino, e si è visto che la gente ci tiene e non vuol mancare assolutamente! E questo rincuora, perché dimostra che, nonostante tutto, anche oggi i genitori, pur distratti e presi da mille occupazioni e preoccupazioni, desiderano cose belle e grandi per i propri figli e sono aperti al sacro. Non è vero che pensano di dover dare ai figli solo cose materiali.
Alle 19.00 è stata celebrata la Messa solenne, presente anche il Sindaco di Cassino Carlo M. D’Alessandro, e nell’omelia il Parroco, additando la statua esposta con onore davanti all’altare, statua che risale al dopoguerra, perché quella storica è andata distrutta dai bombardamenti, ha fatto notare che S. Anna viene rappresentata solitamente, stando alla tradizione, come una donna un po’ anziana, con una bambina sui 7-8 anni, Maria, sulla cui spalla tiene una mano, in segno di protezione. Noi festeggiamo S. Anna perché è stata la madre di Maria e la nonna di Gesù, la nonna più gloriosa di tutta la discendenza. Dai Vangeli non sappiamo nulla di lei, ma la tradizione proveniente dal mondo della Terra Santa ci dice il nome, Anna, e che era una donna anziana che desiderava tanto avere un figlio, ma aveva rimesso tutto nelle mani del Signore e un giorno un angelo le apparve e le annunciò la maternità e che la figlia sarebbe diventata Madre di Dio. La Vergine Maria, nel gruppo statuario, guarda intensamente il volto della madre, pende dalle sue labbra, e in una mano ha un rotolo. E’ l’immagine perfetta, ha osservato Don Benedetto, di che cosa significa per ciascuno vivere nella fede cristiana: abbiamo bisogno che qualcuno, più esperto di noi, ci metta una mano sulla spalla e ci guidi nel cammino della vita aiutandoci a capire la volontà di Dio alla luce della Sua Parola. Se qualcuno ci ha insegnato ad ascoltare la Parola di Dio che illumina, allora riusciamo ad entrare in feeling col Signore, altrimenti Lui non può raggiungerci. Maria, guidata da S. Anna, pur dovendo spesso confrontarsi con l’oscurità nella vita, è riuscita sempre a ricevere luce dalla Parola di Dio. Commentando poi la grandissima affluenza di famiglie, ha detto che ciò dimostra che chi vive la fede cristiana tutela la vita sempre, senza se e senza ma, dalla sua origine alla sua naturale conclusione ed ha incoraggiato a pregare S. Anna perché ci conceda la grazia di essere veri testimoni della vita e del Signore della vita.
Dopo la Celebrazione Eucaristica, si è snodata, preceduta dalla Banda musicale Città di S. Giorgio a Liri, la processione per le vie della parrocchia, con una sosta molto ben preparata dai residenti della zona presso piazza Nicholas Green, che l’hanno addobbata con palloncini, drappi e festoni verdi e gialli (i colori di S. Anna, segno di speranza e di luce) e preparato una culla e “il cuscino”, dove qualche altro bambino ha ricevuto la benedizione, e infine con fuochi d’artificio. Nel ringraziarli, Don Benedetto ha annunciato che proprio in quella piazza il prossimo 14 ottobre giungeranno da Padova le reliquie di S. Antonio che resteranno fino al 22 e saranno giorni speciali di un anno speciale, che segna il 70° anniversario della riapertura al culto della chiesa di S. Antonio, la prima e per un certo tempo l’unica chiesa fruibile dopo la guerra.
Al rientro in chiesa della Processione c’erano ancora genitori che desideravano far benedire i propri figli, non essendovi riusciti prima e ancora in tanti hanno sostato in preghiera intorno alla statua di S. Anna, sicuro punto di riferimento per le famiglie, esempio da imitare per saper improntare la propria vita e le scelte proprie e di figli e nipoti, alla luce della Parola di Dio.
Adriana Letta