Don Aniello Crescenzi, parroco della comunità parrocchiale di san Giovanni Battista in Sant’Angelo in Theodice
Originario della provincia di Salerno, Crescenzi Aniello, da tutti chiamato e conosciuto come Nello, nasce il 13 giugno 1976 a Sarno (SA) da Antonio Crescenzi e Argentina Vittoria.
Piccolissimo, per via del lavoro del papà che ha lavorato per una vita in Fiat, si è trasferito insieme con i genitori a Cassino. Primo di due figli (ha una sorella di nome Filomena), da piccolo faceva parte della comunità parrocchiale di San Giovanni Battista in Cassino, dove ha frequentato la catechesi parrocchiale e poi l’oratorio con i Padri Oblati. Ha ricevuto la Prima Comunione nella Basilica di Sant’Antonio a Padova per la spiccata devozione al santo dei suoi genitori, perché, oltre al fatto di essere nato il giorno di Sant’Antonio (il 13 giugno), il padre si chiama Antonio. E’ entrato a far parte degli scout nell’Agesci verso i 14-15 anni. Intorno a quell’età si è trasferito di casa nella Parrocchia della Chiesa Madre di Cassino, dove ha ricevuto la Cresima e dove, a 18 anni, è diventato catechista dei bambini di Prima Comunione. Si è occupato per diversi anni del gruppo parrocchiale dei ministranti. Ha frequentato il liceo classico e, dopo il Diploma, si è iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia a Cassino, dove si è laureato in lettere classiche. La sua vocazione è cresciuta a poco a poco negli anni, soprattutto a contatto con la vita parrocchiale. Ama spesso ripetere che è soprattutto nel rapporto con il Signore e nella preghiera che si può comprendere che cosa Dio vuole da ciascuno di noi e che progetti ha. Nel corso degli anni, attraverso momenti di preghiera prolungata, ma anche attraverso le attività ordinarie della parrocchia (la catechesi, gli stessi bambini che gli venivano affidati per la catechesi, il servizio all’altare come ministrante, il coro, l’Azione Cattolica e gli scout) ha capito che la sua strada era quella di seguire il Signore nel sacerdozio e così, quindici giorni dopo l’ultimo esame all’Università, decide di entrare in seminario all’età di 22 anni e mezzo.
Inizialmente il suo discernimento vocazionale era tra la vita monastica e quella diocesana, cioè non era subito sicuro di essere chiamato al sacerdozio ministeriale. Dopo i primi anni di seminario, però, si chiarisce sempre di più che la sua vocazione non era a farsi monaco ma a farsi prete, a dedicarsi al ministero sacerdotale in diocesi e al servizio di una comunità parrocchiale.
Nel 1998 entra nel Pontificio Seminario Romano Maggiore (che si trova vicino la Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma) e lo frequenta fino al 2003. Dopo 5 anni di seminario, passando attraverso tutte le tappe del lettorato, dell’accolitato e del diaconato è poi diventato sacerdote il 13 settembre del 2003, all’età di 27 anni e mezzo, nella Basilica Cattedrale di Montecassino. Negli anni in cui era in seminario ha svolto il suo servizio in varie parrocchie romane, tra cui la Parrocchia di San Saturnino a Roma, la Parrocchia di Santa Edith Stein e la Parrocchia di San Marco al Campidoglio in Piazza Venezia. Dopo gli studi filosofico-teologici all’Università Gregoriana, si iscrive al Pontificio Istituto Biblico per la licenza in Sacra Scrittura perché nel frattempo, sia durante gli anni dell’Università di Lettere a Cassino, sia negli anni di teologia a Roma, era cresciuto sempre di più in lui l’amore per la Sacra Scrittura, in particolare per le lingue in cui Dio si è degnato di rivelarsi nella Bibbia: il greco, che ha studiato da quando ha iniziato il liceo e l’ebraico che ha studiato all’Istituto Biblico. Dopo essere diventato prete nel 2003, è stato nominato vice parroco della Chiesa Madre di Cassino, cioè della sua parrocchia di origine, dove è rimasto per 5 anni e mezzo dal 2003 fino al 2009. Dal 2005, oltre ad essere prete, è anche professore di lettere, in particolare di latino e greco presso il Liceo Classico “G. Carducci” di Cassino. Una “vocazione nella vocazione” la sua, perché il contatto giornaliero con i ragazzi a scuola, con i colleghi e con le “lettere”, che per tanto tempo hanno costituito il “banco di prova” e la sua passione, rappresentano per lui un “luogo” in cui il ministero prende una forma tutta particolare, sia nel rapporto con i ragazzi che con i colleghi. Il fatto di non insegnare religione è poi una connotazione particolarissima, perché trascorre con i suoi alunni parecchie ore ogni settimana: spesso perciò con le classi si stabilisce con un rapporto molto bello, intenso, speciale. E’ proprio così che la vive, proprio come una “vocazione nella vocazione”: è come se Dio prima gli avesse chiesto di rinunciare a questa sua passione per l’insegnamento, perché era da sempre un suo desiderio, fin da ragazzo, e poi Lui stesso glielo avesse restituito raddoppiato.
Dal 1° marzo del 2009 diventa parroco di San Giovanni Battista Sant’Angelo in Theodice, dove attualmente svolge il suo servizio pastorale, in una comunità vivace e molto legata alla vita ecclesiale della parrocchia. A livello diocesano ha l’incarico di Responsabile della Scuola Teologica, di Direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi (che si occupa di Pastorale Scolastica e in particolare degli insegnanti di religione cattolica). Sempre a livello diocesano, è assistente unitario dell’Azione Cattolica e da un anno anche assistente regionale dell’Azione Cattolica del Lazio per il settore adulti.
Loredana Fargnoli