A Cassino Messa e Processione in onore di San Giovanni Battista presiedute dal Vescovo Antonazzo
Nel giorno in cui tutta la Chiesa celebra “il Precursore”, Giovanni Battista, nel ricordo della sua nascita sulla terra (cosa che si fa soltanto per Gesù e Maria Santissima, mentre per tutti gli altri Santi si celebra il giorno della loro nascita al cielo), la comunità parrocchiale a lui intitolata a Cassino ha vissuto un momento forte, culmine e conclusione dei festeggiamenti organizzati in onore del Santo Patrono. Per la Messa serale è intervenuto il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, che ha presieduto non solo l’Eucaristia ma anche la Processione. E non era mai accaduto prima! Dopo la scomparsa dell’indimenticato parroco Don Antonio Colella nello scorso novembre, la comunità era rimasta “orfana” e smarrita, e per questo aveva attirato la premura del Vescovo che per garantire una guida sicura, ha affidato temporaneamente la comunità alla cura pastorale di Don Benedetto Minchella come Amministratore Parrocchiale, nonostante avesse già una sua parrocchia. Questo ha certamente aiutato la comunità a ritrovare se stessa, facendo discernimento e purificazione, pur nella sofferenza che ogni passaggio comporta nella vita, per rimettersi in cammino.
La chiesa era piena di fedeli, era presente anche il Sindaco Carlo Maria D’Alessandro con una rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il Coro “S. Giovanni Battista Città di Cassino”, diretto dal M° Fulvio Venditti, animava con i suoi magnifici canti la liturgia, in un’atmosfera degna delle grandi occasioni. D’altronde, Giovanni Battista è “l’uomo mandato da Dio come testimone per rendere testimonianza alla luce e preparare al Signore un popolo ben disposto”, dice la liturgia. Perciò il Vescovo Antonazzo ha additato ai fedeli come modello proprio la figura straordinaria di Giovanni, che è stato un Educatore ed un Testimone. Educatore della fede, formatore del popolo, perché ha guidato il popolo a credere a Dio ed ha riconosciuto in Gesù il Messia tanto atteso. Quando la gente gli chiedeva se era lui, Giovanni indicava un altro “più grande di lui”, Gesù, “Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”. Ha orientato il popolo verso Gesù, da formatore amabile, dolce, mite, ma anche energico indicatore di Verità. Come un vero Educatore, ha portato le persone a Dio, le ha fatte crescere spiritualmente e poi ha saputo farsi da parte per lasciare loro la possibilità di fare scelte autonome e responsabili. Come Testimone, è stato coerente, convinto, stabile, fedele, tanto che ha pagato col martirio il suo attaccamento alla Verità, a Gesù. E questo ci invita a fare anche noi che, come cristiani, abbiamo il dovere di formare la fede e aprire nei confronti di Cristo Gesù il cuore e la coscienza degli altri, di quelli che vengono dopo di noi. Giovanni Battista è per tutti noi modello di vita cristiana.
Al termine della Messa, è stata portata in processione la statua del Santo attraverso le strade del quartiere S. Giovanni, strade più periferiche e solitarie e strade più centrali e animate, facendo due soste importanti: davanti alle due Case di Cura, S. Anna e Villa Serena, dove i malati vengono curati e lì Don Benedetto ha guidato il popolo a pregare per i sofferenti e per il personale medico e sanitario che si prende cura di loro. Infine si è giunti di nuovo nella piazza davanti alla chiesa, percorrendo gli ultimi tratti in mezzo alle bancarelle della festa, rutilanti di luci e colori e piene di odori stuzzicanti per il palato. Qualcuno è rimasto seduto al tavolo, è vero, ma molti si sono alzati in piedi in segno di rispetto e di fede.
Davanti alla chiesa, tappa obbligatoria per tutti: spente per un momento le luminarie, si sono accesi dei fuochi d’artificio davanti alla facciata della chiesa, fantasiosi, originali e divertenti, molto applauditi. Poi i portatori, dopo i saluti ed i ringraziamenti di Don Benedetto, e la benedizione solenne del Vescovo, hanno riportato dentro la chiesa e risistemato la venerata statua di S. Giovanni B. e davanti ad essa la Banda Don Bosco, che ha accompagnato tutta la processione con la sua musica e avrebbe più tardi offerto un concerto in piazza, ha eseguito due brani bellissimi, diretta dal M° Marcello Bruni, come omaggio al Santo Patrono. E la gente, che era rientrata in chiesa, ha ascoltato con piacere e applaudito calorosamente.
Adriana Letta