Messa Pontificale Festa S. Restituta – Sora 2017
Restituta, giovane laica in missione da Roma, figlia della stessa comunità a cui San Pietro scriveva, colei che portò la fede cristiana a Sora, in queste due righe si racchiude l’inizio di tutta la storia, quella storia che ha portato la ragazza ad essere la patrona della città, con il suo esempio, sacrificio e martirio.
Nella messa solenne, celebrata nell’omonima chiesa situata nel cuore della città, con banchi e navate gremiti di gente, con il sindaco Roberto De Donatis in prima fila insieme alle autorità militari e, il Vescovo Antonazzo ha proposto una profonda riflessione, partendo proprio dalla vita della giovane.
Tra le letture, le prehiere e i canti del coro della cattedrale di Sora (diretto dal maestro Giacomo Cellucci) con gli occhi puntati alla statua della santa che troneggiava accanto all’altare, i fedeli hanno assistito alla concelebrazione a cui hanno partecipato tanti preti della zona pastorale di Sora e non solo.
I temi della laicità e della missione sono stati quelli spiegati dal Vescovo Antonazzo nell’omelia, in cui Restituta, giovane ragazza è stata ricordata come esempio di questi aspetti fondamentali, sublimati anche dai cinque verbi del convegno di Firenze, quegli stessi verbi che spingono alla difesa dei valori cristiani.
E’ questo il messaggio che la giovane santa ha incarnato, offrendo se stessa. E’ sicuramente il suo ricordo che rimane nel cuore dei Sorani che partecipano ogni anno con fede alle cerimonie della festa.
E’ lo stesso afflato che il parroco di S. Restituta, Mons. Bruno Antonellis ha mostrato nel suo saluto finale alla conclusione della Celebrazione Eucaristica.
Al termine è stata consegnata a ciascuno una rosa, simbolo della Santa, che con la sua bellezza, ha superato il dolore e la prova del martirio, vincendo le spine con l’amore incondizionato per Cristo.
Articolo e foto: Piercarlo Gugliotta
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