SAN FRANCESCO DI SALES, PATRONO DEI GIORNALISTI
Martedì 24 gennaio 2017, festa di San Francesco di Sales (1567-1622), patrono dei giornalisti.
Nato nel 1567 e morto nel 1622, studiò diritto a Parigi ed a Padova; lasciò poi gli studi legali, si fece sacerdote. Subito, quest’uomo coltissimo si era dedicato a un’attività missionaria nei paesi calvinisti situati a sud del lago di Ginevra e, a prezzo di indicibili difficoltà, aveva ricondotto alla fede cattolica settanta paesi.
Divenuto coadiutore e, poi, nel 1602, vescovo di Ginevra, non si limitò a visitare le proprie parrocchie; insegnò il catechismo ai bambini, fondò un seminario e si sforzò inoltre di conquistare le anime con la sua influenza personale.
Nei suoi colloqui con Teodoro di Beza (scrittore protestante e successore di Calvino), nei libri di controversia come nelle prediche, si sente una nota nuova: l’amore per i fratelli separati, esente da ironia e asprezza. Il suo umanesimo cristiano è quello di un apostolo. Non ama né la coercizione né la durezza.
Come vescovo, Francesco di Sales prendeva volentieri esempi da Carlo Borromeo, ma differiva da questi perché guardava più che ai provvedimenti amministrativi al bene delle anime, al quale lavorava instancabilmente.
Anch’egli fondò un seminario per i sacerdoti, ed era convinto che l’amor di Dio non è possibile soltanto nello stato monastico o nella vita sacerdotale, ma può e deve divenire una realtà nella esistenza quotidiana dei laici, in quanto corrisponde alla naturale inclinazione del cuore umano. Di qui il suo metodo particolare: «Non ordina, cerca di persuadere, di approfondire…».