La Visita pastorale del Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo alla comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista in Cassino
Una modalità inconsueta, ma non per questo meno sentita e intensa, la visita pastorale del Vescovo Gerardo alla nostra comunità parrocchiale. Abituati a concepire le visite pastorali più di parata che di sostanza, quella del nostro Vescovo ha spiazzato un po’ tutti, perché fuori da certi canoni imposti dalle circostanze, tanto da richiamare alla mente quelle visite dei vecchi curati ai propri parrocchiani. Crediamo che il termine “pastore” voglia significare proprio questo. Ma andiamo per ordine.
La S. Messa delle ore 18:00 è stata celebrata insieme con il Parroco don Antonio Colella e don Renato Guizon. Una celebrazione sobria e intensa, coronata da un’efficacissima omelia, che il nostro Vescovo ha tenuto dopo la proclamazione della Parola e il saluto da parte del Parroco, il quale ha presentato, per così dire, le forze, cioè i gruppi parrocchiali, al Pastore diocesano. Un’omelia efficace, nella quale il Vescovo ha messo in luce la centralità della fede e della Parola, soffermandosi principalmente sul Vangelo (Mt 8,5-11), al punto in cui il centurione romano chiede a Gesù la guarigione per il suo servo. Veramente grande la fede di quest’uomo! Un romano, che non aveva nulla a che vedere con il popolo ebreo e men che meno con Gesù. Veramente una grande fede, per essere uno straniero! La domanda più o meno esplicita è rivolta a noi cristiani: a che punto sta la nostra fede? L’esempio del centurione, infatti, dovrebbe far arrossire molti cristiani (n.d.r.).
Dopo la S.Messa il Vescovo Gerardo si è intrattenuto in assemblea con i fedeli, esortandoli e interloquendo sulle questioni che riguardano la Parrocchia, ma anche su questioni di scottante attualità, come le cosiddette innovazioni (?) della Santa Sede in materia di aborto. A tutti il Vescovo ha risposto con lucidità e competenza, puntualizzando però il fatto che non sono stati stravolti i contenuti su questa materia da parte del Magistero della Chiesa, come, in maniera improvvida e spesso tendenziosa, riportano i media. Fare attenzione, dunque alla comunicazione mediatica, che il più delle volte è adusa a riportare notizie frammentarie e distorte, come una stampa seria non dovrebbe mai fare. Il Vescovo ha accolto positivamente l’iniziativa presa dal consiglio Pastorale, quella cioè di vivere incontri periodici fra tutti i gruppi parrocchiali, per pregare e per mettere al centro di tutto la Parola di Dio. Tutte le iniziative sono giuste, ma tutte, ha proseguito il Vescovo, devono avere come unico centro la Parola.
Si è trattato, come già detto, di una visita pastorale semplice e intensa, che ha stretto la comunità parrocchiale intorno al Vescovo Gerardo e per la prima volta, direi, si è percepito il calore umano e spirituale, nonostante si trattasse solo di un’assemblea o di una pre-visita, come ha sottolineato il Vescovo. Alla domanda posta da una responsabile di settore sul perché i ragazzi abbandonano la frequenza della Parrocchia dopo la Cresima, il Vescovo ha dato una risposta di carattere pedagogico-metodologico: iniziare la formazione degli adulti, se vogliamo educare i ragazzi. Tanto è stato speso per anni nella formazione dal basso, ma non ci si è resi mai conto che la formazione deve cominciare dall’alto. Parole sante, mi viene da dire, che suonano come musica per le orecchie di chi scrive e che si è battuto da una vita, perché ciò potesse accadere! Sarà la volta buona che le Parrocchie capiscano?
Aldo Gervasio