Solennità della Sacra Famiglia nella parrocchia di San Pietro Apostolo in Cassino

 L’amore familiare come vocazione alla Santità

Oggi domenica 29 dicembre, la chiesa contempla la Santa famiglia di Nazareth, vero modello da cui tutte le famiglie dovrebbero prendere esempio. Con la prima lettura del giorno l’autore ci ricorda il quarto comandamento, ovvero il dovere di onorare i genitori che procura il perdono dei peccati; con il Salmo ci viene data  una meditazione sulla felicità domestica dove il capofamiglia con il suo lavoro ottiene la prosperità dono di Dio, la moglie è la gioia della casa e i figli sono paragonati a fecondi alberi da frutto. Nella seconda lettura, l’apostolo Paolo ci offre indicazioni per una buona vita familiare, evidenziando il distintivo dei cristiani, cioè vivere nella carità che genera umiltà, misericordia, dolcezza, ma anche sottomissione reciproca. Nel Vangelo si ascolta il racconto della fuga in Egitto di Giuseppe con Maria e il bambino, una famiglia che obbedisce alla voce dell’angelo. Le prove che la Santa Famiglia ha sperimentato, ci dicono che il segno dell’unione, della prosperità e della salvezza della Famiglia Cristiana è una fede viva, una lucida speranza, un’amorosa, anche se sofferta fedeltà alla volontà e ai disegni di Dio. Una famiglia autentica quella di Nazareth e, come tutte le famiglie autentiche, complicate e con molti momenti difficili. In ogni famiglia ci sono problemi, dinamiche, scelte prassi e anche per la famiglia di Maria e Giuseppe. Gli scritti dalla nascita di Gesù, alla fuga in Egitto e i tempi successivi, ci raccontano il tratto di una famiglia che vive ansie, difficoltà, serenità e normalità come tutte le famiglie in ogni epoca e di ogni parte del mondo. Anche se la  sentiamo molto vicino a noi, allo stesso tempo facciamo sicuramente fatica ad entrare nel cuore di questa coppia su cui pesava una responsabilità enorme, bellissima ma sconvolgente: crescere colui che Dio ha fatto uomo, destinato ad essere Salvatore del mondo. Quando nasce un figlio nessuna mamma, nessun papà è pienamente consapevole del percorso che dovrà intraprendere, dalle fatiche,agli impegni, le scelte talvolta dolorose che dovrà affrontare, nulla è tracciato in modo definitivo, occorre affidarsi, stringere i denti e serbare nel nostro cuore fiducia in Dio. Don Nello nell’omelia,della Messa delle ore 11:00, ha ricordato l’importanza della figura di Giuseppe, esempio di uomo dell’ascolto, uomo che  ha saputo ascoltare la parola di Dio, seguire rettamente i suoi comandi, svegliarsi in piena notte e portare in salvo la sua famiglia; l’alzarsi di notte rappresenta proprio segno della custodia, custodire la sua famiglia.

La celebrazione è stata arricchita oltre che, dalla tradizionale distribuzione del pane benedetto, da condividere nella mensa domestica; dalla presenza dei rappresentanti dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, sede di Cassino che hanno donato alla parrocchia circa 20 pacchi viveri per i più bisognosi. Il Sovrano Ordine di Malta è una delle istituzioni più antiche della civiltà occidentale e cristiana; oggi opera in circa 120 paesi dove fornisce assistenza alle persone bisognose attraverso le sue attività mediche, sociali e umanitarie. Ai rappresentanti dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, vanno i più sentiti ringraziamenti da parte di tutta la comunità parrocchiale e da quanti potranno beneficiare della loro infinita generosità.

Preghiamo per le nostre famiglie perché seguono docilmente gli esempi della Famiglia di Nazareth senza perdersi d’animo nelle prove di questa vita.

Aurora Capuano

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