SULLE TRACCE DI UN LUNGO CAMMINO…
Il tempio pagano che nell’antica Aquino era consacrato alla dea Cerere Elvina, intorno al V secolo d.C., divenne la prima Cattedrale della Città. Questo tempio sorgeva nella zona tuttora conosciuta come S. Pietro Vetere; esso era chiamato il Capitolium o Tempio Maggiore. In questa Cattedrale si svolse il ministero del Santo Vescovo Costanzo nel VI sec. d.C. L’apostolicità della Chiesa aquinate è suffragata anche dal culto della Città verso il capo degli apostoli, S. Pietro, a cui in omaggio fu consacrata la Cattedrale. Ebbe questo titolo probabilmente a ricordo di un presunto passaggio del Santo in viaggio, attraverso la Via Latina ,verso il centro dell’Impero Romano. Il fatto non è storicamente accertato, ma la leggenda nota in quel periodo sopravvive ancora ai giorni nostri. A dimostrare la sua maestosità e mastodontica struttura, c’è in quei pressi un avanzo del muro laterale di destra. Intorno al X secolo, “Aquinum ” fu distrutta dalle numerose invasioni barbariche; l’antica città medievale, che sorgeva in S. Pietro, venne spostata verso Oriente, su un dirupo (le pendime) che scendeva a picco sulle acque sottostanti; in un luogo dove anticamente erano situate le capanne degli schiavi addetti alle cave del travertino. Tale luogo offriva certamente agli aquinati garanzia di sicurezza. Dal X al XV secolo Aquino rifiorì e divenne famosa contea. La Cattedrale, dopo quella di S. Pietro Vetere, fu accolta nella chiesa dedicata a S. Maria degli Angeli. Qui venne ospitata la Cattedrale vescovile insieme alla vita spirituale dei fedeli e accolse anche le ossa del S. Vescovo Costanzo, protettore della città. Vi era un convento di suore. Dove fosse situata non si può dire con precisione; certo è che il vescovo di Aquino, Mons. Francesco Antonio Spadea, scrisse che questa chiesa, eretta un tempo fuori le mura, era già diroccata ai suoi giorni (1700). Oggi, sotto il nome di S. Maria degli Angeli si addita un rudere con tracce di affresco situato a circa 200 m dall’arco di S. Lorenzo, precisamente nella parte sud-est. La terza Cattedrale avrebbe avuto sede in S. Costanzo Vecchio, identificata come la chiesetta detta anche di S. Tommaso, lungo la via Latina, che venne scoperta nel 1987. Era intitolata al nostro Santo Vescovo e lì riposarono sicuramente per un certo periodo di tempo le sue ossa. Il 17 ottobre del 1591, il vescovo Mons. Flaminio Filonardi ottenne dal Papa Gregorio XIV la bolla di restaurazione, decorando il capitolo di ricchi privilegi, goduti solo nelle antiche cattedrali d’Italia. Essa si conserva nell’archivio della nostra chiesa Concattedrale e fu spedita, il 9 Febbraio 1592, dal Papa Clemente VIII. In seguito fu trasformata in casa di abitazione, dove il corpo di San Costanzo rimase fino all’anno 1664. Nel 1664 il corpo di San Costanzo fu trasferito nella chiesa di San Pietro, vicino alla porta dell’attuale Aquino, che, da questo momento, divenne Cattedrale, dove era situato l’Altare Maggiore (quello del Crocifisso) e un altro del Santissimo, con Cappella costruita fin dal 1581. Qui ebbe sito anche un monastero di Monaci Celestini. Questa Cattedrale si rivelò troppo piccola e per questo ne fu edificata un’altra presso la torre del castello, la quale assunse successivamente il ruolo di campanile. Successivamente i beni appartenenti alla chiesa in San Pietro furono ceduti alla Cattedrale di San Costanzo. La costruzione di questa chiesa fu iniziata verso la fine del 1680 ed il Duca dell’epoca contribuì con 4000 ducati. Questa sorgeva nei pressi della grande torre del castello comitale, con la facciata volta verso settentrione e con le due pareti longitudinali verso le “pendime” e verso l’attuale San Tommaso. Il vescovo Mons. Giuseppe Ferrara lasciò in testamento 700 ducati a questo monumento, ma il suo successore, Mons. De Carolis li usò per erigere il monte di pietà di Pontecorvo e non solo, ma anche per il seminario. Il fervore di questo Vescovo ne accelerò il compimento e già nel 1710 vi si trasferì il santissimo. Le sacre ossa del Vescovo Costanzo subirono la sorte della chiesa. Infatti nel 1744 furono traslate nella nuova sede che sorgeva dove si erige l’attuale monumento alla Madonna Immacolata; la torre di San Tommaso fungeva da campanile: la Cattedrale è andata completamente distrutta a seguito degli eventi bellici del Secondo Conflitto mondiale.
Le ossa del Santo Vescovo Costanzo furono rinvenute dalle macerie da don Battista, in collaborazione con don Innocenzo Quagliozzi e raccolte nell’estate del 1944. Furono, così, conservate nella Chiesa della Madonna della Libera. Per la terza volta questa città venne distrutta e per la quarta volta la cattedrale venne abbattuta, ma gli aquinati non si arresero e così la ricostruirono.
Nel 1954 iniziarono i lavori di ricostruzione della quinta Cattedrale di Aquino, che sorge nella parte opposta alla quarta, al centro della Città, che lascia spazio ad una bellissima piazza che sarebbe stata ed è il fulcro di importanti eventi. Il 6 giugno 1954 venne benedetta la prima pietra della costruenda chiesa Cattedrale da S.E.R. Mons. Michele Fontevecchia, Vescovo di Aquino, Sora e Pontecorvo.
La nuova Chiesa Cattedrale fu consacrata il 19 ottobre 1963 e il 27 inaugurata alla presenza del Cardinale Benedetto Aloisi Masella. Sabato 19 ottobre, vigilia della tradizionale festa della Madonna della Libera, che a quel tempo si celebrava ancora la terza domenica di ottobre, la nuova Cattedrale di Aquino viene consacrata. A questo rito era connesso l’arrivo dalla Cattedrale di Tolosa di una santa reliquia del corpo di San Tommaso d’Aquino – la costola del cuore. Ed è proprio con l’arrivo della santa reliquia nel territorio della diocesi di Aquino, Sora e Pontecorvo, ad Arce, che iniziano le solenni manifestazioni. Verso le 17:00, in tutto il fasto del rito liturgico, con l’assistenza del capitolo Cattedrale, dei canonici della Basilica Concattedrale di Pontecorvo, di molti sacerdoti del clero secolare e regolare della diocesi e del seminario è iniziata la funzione per la consacrazione della nuova Cattedrale. Officiavano S.E. Mons. Biagio Musto, Vescovo di Aquino, Sora e Pontecorvo; S.E. Mons. Enrico Romolo Compagnone, Vescovo di Anagni e S.E. Mons. Reginaldo Addazzi, Vescovo di Trani, Barletta, Bisceglie e Nazareth. Il 27 ottobre 1963 fece visita ad Aquino S.Em. Rev.ssma il Cardinal Benedetto Aloisi Masella che, nell’inaugurazione della Cattedrale, ha officiato il Solenne Pontificale. Presenziavano il Cardinal Santiago Luis Copello, cancelliere di Santa Romana Chiesa e Michael Browne dell’ordine dei domenicani.
In occasione del VII centenario della morte di San Tommaso (7 marzo 1974) Don Battista pensò a come abbellire con decorazioni artistiche la Cattedrale di Aquino. Furono, perciò, realizzate il mosaico dell’abside centrale di Carlo Maria Mariani che fu possibile concretizzare grazie al contributo di S.E Mons. Carlo Minchiatti, Vescovo di Aquino, Sora e Pontecorvo, e della popolazione; successivamente le statue del Biancini; le vetrate istoriate della cupola e la corona ferrea; l’altare del SS. Sacramento; l’organo e una nuova campana detta “del Centenario”, dono di Don Battista a ricordo del suo XXV di parrocchia e del quarantennio di vita aquinate e perciò chiamata “Tomasia Battista”.
Solennemente fu consacrata il 7 marzo 1972 da S. Em. il Cardinale John Joseph Wright, prefetto della Sacra Congregazione del Clero. Sulla campana ci sono artistiche incisioni, tra cui l’effige di San Tommaso e di San Giovanni Battista, nonché lo stemma di Aquino e quello del vescovo Minchiatti. Delle altre due si sa poco: una risalente al ‘700 e l’altra agli inizi del ‘900.
Papa Paolo VI il 17 gennaio 1974 eleva la Cattedrale di San Costanzo Vescovo e San Tommaso d’Aquino in Aquino alla dignità di Basilica Minore a seguito di una petizione del Vescovo Minchiatti promossa da Don Battista e diretta a Papa Montini.
“La Sede Apostolica Romana, madre amorosa di tutte le Chiese, ha sempre giustamente proposto il culto e la venerazione dei Santi, non soltanto perché essi sono amici di Dio e rifulgono per prudenza, moderazione ed ogni virtù: ma anche perché costituiscono per noi un aiuto validissimo per ottenere misericordia, benevolenza e grazia da parte di Dio. E questa devota venerazione risulta ancor più grande verso quei Santi che nel firmamento della Santa Chiesa rifulgono come stelle di particolare splendore per la loro meravigliosa sapienza e conoscenza delle cose sacre. Per tale motivo, in seguito alla premurosa supplica del Venerabile Nostro Fratello Carlo Minchiatti, Vescovo di Aquino, Sora e Pontecorvo, rivolta anche al nome del Clero e dei fedeli, per ottenere dalla Sede Apostolica che la Chiesa Cattedrale di Aquino, dedicata a San Costanzo Vescovo e a San Tommaso d’Aquino, venga elevata alla dignità di Basilica Minore, Noi, in considerazione della persona del richiedente, e dell’insigne sacralità del Tempio, della gloriosa fama di Tommaso d’Aquino, e infine per incrementare la fede del popolo cristiano verso Dio, fonte di ogni bene, e verso i Patroni della Diocesi di Aquino ben volentieri accogliamo la supplica che ci è stata rivolta. Pertanto, confermando il Decreto già emesso dietro nostra concessione dalla Sacra Congregazione per il Culto Divino, ci è caro elevare a Basilica Minore la Chiesa Cattedrale dei Santi Costanzo Vescovo e Tommaso d’Aquino presso Aquino entro i confini della Diocesi di Aquino, Sora e Pontecorvo, con tutti i diritti e le concessioni liturgiche che ne conseguono, nel rispetto di quanto stabilisce il Decreto sul “Titolo di Basilica Minore” emanato il 6 giugno 1968.
Dato a Roma, presso San Pietro, con il Sigillo Apostolico, il giorno 17 del mese di gennaio dell’anno 1974, undecimo del nostro Pontificato. Giovanni Card. Villot – Segretario di Stato.”
Con queste parole il beato Paolo VI aveva stabilito, il 17 gennaio 1974, che la Chiesa Cattedrale della Diocesi di Aquino, Sora e Pontecorvo fosse elevata alla dignità di basilica minore e che si stringessero i rapporti tra la Chiesa di Aquino e quella di Roma.
Lo stemma basilicale è composto di:
- uno scudo araldico al cui centro splende il Sole di San Tommaso;
- il gonfalone papale a forma di ombrellone a gheroni rossi e gialli;
- due chiavi decussate;
- un cartiglio con motto che reca la scritta: “IN SAPIENTIA MANET SICUT SOL”.
Nel Libro del Siracide (27,11) è scritto “homo sanctus in sapientia manet sicut sol nam stultus sicut luna inmutatur”.
Le chiavi decussate: tra gli attributi simbolici di San Pietro forse il più famoso è quello composto da una chiave d’oro e una d’argento decussate e legate tra loro da un cordone. Il sole che splende nello scudo è il simbolo di San Tommaso, Patrono della Città di Aquino e della Diocesi di Aquino, Sora e Pontecorvo. L’ombrello basilicale ha l’aspetto di un parasole semichiuso che anticamente veniva aperto per proteggere dal sole o dalla pioggia personalità eminenti: gheronato di rosso e oro, veniva utilizzato nelle Basiliche romane per accogliere il Papa che vi si recava in visita; per questo la sua presenza denota il titolo Basilicale di un edificio ecclesiale e il suo legame con il Successore di Pietro.
Il 7 marzo 1974, la data della ricorrenza del settimo centenario del dies natalis dell’Aquinate, la Cattedrale di Aquino si presenta abbellita dalle nuove opere d’arte e nobilitata dal titolo di Basilica Minore e dunque in condizione di ospitare più che degnamente le iniziative e le cerimonie in programma che si susseguono già da giorni immediatamente precedenti per ricordare l’evento. Celebra il Solenne Pontificale S. Em. Rev.ssma il Cardinale Gabriele Maria Garrone, Arcivescovo di Tolosa. Tra il 17 e il 24 aprile del 1974 si svolse il congresso tomistico tra Roma e Napoli. Sostarono ad Aquino i partecipanti al congresso. Tra questi c’era anche il Cardinale Arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla, il futuro Pontefice. Il 31 agosto 1974 vengono inaugurate le nuove opere d’arte che abbelliscono la Basilica Cattedrale. La cerimonia è presieduta da mons. Annibale Bugnini, segretario della Congregazione per il Culto Divino, che, nell’occasione, consacra l’attuale altare e benedice il mosaico e i grandi bassorilievi in ceramica e le altre opere. Il 1° settembre, Solennità di San Costanzo Vescovo, viene inaugurata dallo stesso Bugnini la statua di San Tommaso sul sagrato della Cattedrale. Arriva il grande giorno: 14 settembre 1974. Paolo VI visita Aquino “amena città del Lazio, celebre in tutto il mondo per aver dato i natali al Dottore Angelico”.
La Basilica Concattedrale ha una struttura a croce greca, imponente e massiccia, unica nel suo genere nel territorio dell’odierna Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.
Il mosaico, realizzato dal prof. Carlo Mariani di Roma, si estende su tutta la parete absidale della Chiesa e sul frontone centrale. Al centro dell’opera il Cristo Risorto e nello stesso tempo Crocifisso, nel quale sono ancora vivi i segni della sua passione, che si libra su un capitello pagano che sorregge il libro delle opere di San Tommaso, mentre sul retro dell’immagine una grande croce si delinea con effetti cromatici stupendi che spaziano in tutta l’opera. Ai lati i due titolari della Basilica. Attorno alla Croce, quasi un cielo animato dai grandi temi del pensiero tomista. Tutta l’opera è pervasa da un movimento rotatorio che investe anche il Cristo. Ai lati i due momenti storici importanti nella vita della Città di Aquino: “l’Vrbs foederata” e “l’oppidvm comitiale”. Sul frontone, la dedica, irradiata dallo Spirito Santo: a significare la vitalità di questa Chiesa locale che non è finita nei due momenti storici ma che continua a vivere, a crescere, ad operare, ad
amare nel nome di Tommaso. (ECCLESIA AQUINEN. DIVO THOMA. PRAECLARO FILIO DICAVIT ANNO DOMINI MCMLXXIV). Ai lati due stemmi: quello di Paolo VI che ha voluto l’elevazione a Basilica Minore a sinistra; quello del Vescovo Minchiatti di cui una scritta sul mosaico ricorda il dono munificentissimo a destra.
Il magnifico organo, parte integrante del mosaico, è stato realizzato dalla ditta Bevilacqua di Torre dei Nolfi (AQ) e continuamente sottoposto a lavori di restauro affinché mantenga il grandioso suono di sempre.
Il monumento, che si erge sul sagrato della Basilica Concattedrale, realizzato dallo scultore faentino Angelo Biancini, si eleva su un’alta stele per circa sette metri. Un’imponente massa bronzea ritrae l’Aquinate in atteggiamento ieratico; sguardo vivo affiso al cielo. Un maestoso libro sul petto del Santo, reso luminoso dal Sole che lo sormonta. Fu inaugurato il 1º settembre 1974, alla presenza del Cardinale Confalonieri che benedisse la statua.
La corona ferrea, un’altra opera d’arte della Basilica, oltre al suo aspetto estetico, con le sue vetrate colorate modula i movimenti della luce naturale che si riflette sul tamburo della cupola. È stata realizzata dal prof. Pietro Vitale di Foligno.
Le due ceramiche, che impreziosiscono l’abside di destra e di sinistra della Concattedrale, raffigurano la Madonna con il Bambino a destra e il Battesimo di Cristo a sinistra. La Madonna in trono sembra scesa dai monti della Ciociaria, dove la popolazione l’ha accolta e venerata, perché è veramente materna e sublime, anche nel suo costume pittoresco, riflesso delle popolazioni locali. Il Battesimo di Cristo è risolto in forma dinamica, secondo una struttura di equilibri, di piani, di volumi e un ritmo lineare e unitario.
I titolari della Basilica Concattedrale sono i Santi Patroni della Città Costanzo Vescovo e Tommaso d’Aquino di cui si conservano rispettivamente la reliquia della tibia e la reliquia della costola del cuore. È custodita, ulteriormente, in Basilica, la reliquia di una delle due chiavi di Sant’Eleuterio (l’altra ad Arce, di cui Sant’Eleuterio è patrono).
Nel prossimo mese andremo alla scoperta della chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire di Roccasecca.
Andrea Marinelli
Audio guide:
- Italiano
- Francese
- Inglese
- Spagnolo
- Tedesco
Fonti:
- B. Colafrancesco, AQUINO CINQUANT’ANNI (1933 – 1983), Aquino 1982;
- Jadecola, LA CATTEDRALE DI AQUINO: SULLE TRACCE DI UN LUNGO CAMMINO, Aquino 2004;
- aquinosindacoemerito-grincia.it
- Gianluca Gerardi fotografo.