La più giovane comunità parrocchiale ha celebrato la festa della Sacra Famiglia, sua Patrona
Tre anni sono passati da quando, il 26 dicembre 2015, a Cassino è nata ufficialmente la Comunità parrocchiale della Sacra Famiglia, da quando il Vescovo Gerardo Antonazzo benedisse i locali della chiesa temporanea di Via Volturno e celebrò la Messa nella festa della Sacra Famiglia, asserendo: “E’ più grande la gioia della prima Messa che la soddisfazione di posare la prima pietra”, cioè è più importante la nascita della comunità parrocchiale, da curare affinché cresca sempre più come comunità cristiana di “pietre vive”, che la costruzione della chiesa in pietra. Ed oggi, la giovane comunità è cresciuta e si è organizzata, ha anche un Comitato festa ed ha celebrato per la terza volta la festa patronale, nella domenica fra l’ottava di Natale, il 30 dicembre, Festa della S. Famiglia.
Per la prima volta non era presente il Vescovo, che probabilmente ha voluto lasciare che la comunità si sentisse responsabile e… camminasse con le proprie gambe. E così è stato. A celebrare la Messa con il Parroco Don Salvatore Brunetti è intervenuto Padre Aurelio, Parroco della chiesa di S. Bartolomeo Apostolo a Cassino. La comunità si era ben preparata, attraverso un triduo di preghiere organizzato dal Parroco, per giungere alla festa con il giusto spirito e con una maggior consapevolezza sul ruolo della famiglia. Il Parroco, che tiene rapporti quotidiani sui social con i suoi parrocchiani, aveva ricordato quell’inizio di tre anni fa, riportando perfino l’omelia del vescovo e le emozioni di quel giorno, considerando il bel cammino compiuto fin qui.
Nella omelia, Padre Aurelio, dopo aver ringraziato Don Salvatore per l’invito, ha porto alcune riflessioni sulla famiglia, evidenziando tre punti. La famiglia, ha detto, è una “piccola chiesa domestica“, infatti la famiglia è il luogo in cui si impara ad amare Dio e la Chiesa, si trasmette la fede alle nuove generazioni, grazie a tanti genitori e tanti nonni e la comunità parrocchiale è come una famiglia. In secondo luogo la famiglia è una scuola che deve insegnare i valori, far crescere le persone, che imparino ad essere lavoratori della pace e della giustizia, difensori della vita, dei poveri e dei bisognosi. La comunità parrocchiale che è sotto la protezione della Santa Famiglia di Nazaret deve essere una scuola dove le famiglie che vengono possano crescere. Infine la famiglia è una realtà voluta da Dio, che ha scelto proprio una famiglia per inviare nel mondo suo Figlio e l’ha affidata a noi. Perciò, ha concluso P. Aurelio, preghiamo oggi per la vostra comunità che cresce, perché sia luogo di crescita della fede, dei valori e di ogni cosa che ci fa amici di Dio, preghiamo perché le nostre famiglie siano unite e per tutte le famiglie in difficoltà e bisognose.
Dopo tali parole, è stato un momento particolarmente importante e suggestivo il rinnovo delle promesse matrimoniali da parte di tutte le coppie sposate presenti, rinnovo fatto dandosi la mano destra, e la benedizione su di loro e sulle loro famiglie. Al termine della Celebrazione eucaristica, seguita dai presenti con la massima partecipazione, ci si è preparati per la Processione.
La Croce apriva il corteo, seguita dalla Banda Musicale di Villalatina, dai Sacerdoti e dai portatori della venerata immagine della Santa Famiglia di Nazaret, poi veniva il popolo dei fedeli. Recitando i misteri del Rosario, intervallati da canti e da brani musicali eseguiti dalla Banda, la Processione ha percorso alcune strade del territorio parrocchiale, passando naturalmente davanti al cantiere dove ormai si vede ben crescere la costruzione della nuova chiesa. Davanti ad essa, prima su un lato poi sull’altro, si è sostato pregando e pensando ognuno in cuor suo che molto probabilmente l’anno prossimo la quarta Festa patronale sarà celebrata proprio lì, nella nuova chiesa e questo pensiero dava una grande emozione a tutti. Alcuni festosi fuochi d’artificio, fatti all’inizio, davanti al cantiere e infine al rientro della Processione, hanno sottolineato ed esaltato tale stato d’animo.
Una volta tornati in via Volturno, nel piazzale davanti alla chiesa temporanea, l’ultimo momento di raccoglimento davanti alla santa immagine, con la lettura corale dell’Atto di Affidamento a Maria e alla Sacra Famiglia e la Benedizione delle famiglie. Quindi i ringraziamenti di Don Salvatore ed anche un affettuoso e cordiale scambio di auguri.
Adriana Letta