Cassino, chiesa di S. Antonio, musicisti affermati e due giovanissimi suonano in memoria del Maestro Pio Di Meo
Un grande Maestro non muore mai, continua a vivere nei suoi figli e nei suoi discepoli, che di lui portano avanti idee, valori, sentimenti, arte. Il III Concerto in memoria del M° Pio Di Meo è stata una nuova dimostrazione e conferma di quanto detto, perché gli allievi del grande musicista cassinate prematuramente scomparso, continuano ad amare la musica come lui la amava, ad organizzare concerti secondo i consigli e gli insegnamenti che lui dava, continuano ad avere nuovi giovani che si appassionano come lui e come loro per la Musica, nonostante i sacrifici che richiede. E continuano ad affermare che lo sentono vicino e presente, pronto a consigliarli e sostenerli, perennemente grati per tutto quanto hanno ricevuto dal loro Maestro Pio Di Meo.
Perciò, per il terzo anno consecutivo, grazie alla disponibilità data dal parroco della chiesa di S. Antonio in Cassino che ben volentieri ha accolto il Concerto, hanno organizzato il III Concerto in memoria del M° Pio Di Meo. Ma quest’anno hanno voluto portare delle sostanziose variazioni, ha spiegato il M° Giovanni Battista De Simone, che non è voluto restare da solo a suonare il pianoforte ed ha chiamato altri. Così, domenica 24 marzo il programma è risultato decisamente più vario e articolato. Lo ha introdotto e spiegato la musicologa dott.ssa Silvia D’Anselmo, che ha indicato alcune direttrici e tematiche ricorrenti nel repertorio scelto, spiegando altresì le evoluzioni, attraverso il tempo, della musica. Si è passati dal motivo sacro, che richiedeva composizioni su commissione, all’affermazione sempre più netta del compositore da artigiano a “libero professionista” virtuoso, fino al Romanticismo ottocentesco, in cui la Musica, con Beethoven, è considerata la regina di tutte le arti, perché attraverso di essa si giunge al sublime. Allora il musicista è una sorta di Prometeo che illumina le persone e le masse non più con il semplice intrattenimento ma con l’interiorità, e il pianoforte è lo strumento per eccellenza. Difficile, dopo Beethoven, comporre per pianoforte, Schubert si ritira in se stesso, ma nel tardo romanticismo in Brahms ancora si sente l’influsso di Beethoven, la chiarezza e la cristallinità della sua musica.
Il programma ha offerto un Primo Tempo in cui vari brani, da Bach a Beethoven fino a Chopin e a Brahms, sono stati magnificamente eseguiti al pianoforte dal M° Giovanni Battista De Simone. Un intermezzo sorprendente ha visto esibirsi due giovanissimi e bravissimi musicisti: Francesco Bruni (figlio e allievo un allievo del M° Di Meo), diplomato di recente in clarinetto e Oreste Di Clemente Neri che ha suonato il pianoforte, ambedue accompagnati al pianoforte dal M° Giacomo Cellucci.
Nel secondo tempo ci sono stati due brani a quattro mani, uno di Mozart, Sonata HV 381, eseguita dai pianisti G.B. De Simone e Walter Di Zazzo; l’altro di F. Schubert, Marcia Militare, suonata dai pianisti W. Di Zazzo e Giacomo Cellucci. Splendide.
Per il finale non poteva mancare il Coro “Maria SS.ma de’ Piternis” di Cervaro che, diretto dal M° De Simone, ha eseguito tre brani riscuotendo grandi applausi. E da ultimo come bis, il sempre commovente e meraviglioso “Signore delle cime”. Alla fine, parole di ringraziamento da parte del parroco Don Benedetto e di G.B. De Simone, che ha ancora una volta ricordato il M° Di Meo, sempre presente nella sua vita di uomo e di musicista. Le sorelle di Pio Di Meo, Biancamaria e Marcella, hanno offerto, a nome dell’Associazione culturale e musicale “Pio Di Meo Onlus” promotrice dell’evento, una targa ai sei musicisti e al Coro, insieme a fasci di fiori. Anche quest’anno, dunque, gli ex alunni del Maestro Pio Di Meo lo hanno ricordato nel modo che lui stesso avrebbe gradito e apprezzato di più: un concerto.
Adriana Letta