Isola del Liri conclude la Scuola di Evangelizzazione
Si è concluso martedì 24 settembre il ciclo di incontri della Scuola di Evangelizzazione. A Isola del Liri si è aperto, come gli altri, con il momento di preghiera, ma con qualche novità. Se i primi due erano “nel segno della stella” e “nel segno del libro”, questo era Nel segno del pastorale per una Chiesa capace e desiderosa di camminare con le donne e gli uomini di oggi, sotto la guida del Pastore.
Molto incisiva la riflessione di don Alfredo Di Stefano sui versetti dell’Apocalisse (3, 20-22), che danno il nome alla Visita Pastorale Sto alla porta e busso.
La porta indica l’intimità che ogni cristiano deve avere con il Signore e, in riferimento alla Visita pastorale, occorre avere chiare le risposte ad alcuni interrogativi: perché? come? quando? Nel nostro bisogno di essere risanati e di sentirci amati, è necessario porci in ascolto ed aprire il cuore, far tacere le voci che distraggono e intiepidiscono, superare contrasti e divisioni, radunarsi intorno all’Eucaristia, evitando che diventi un Rito senza significato e senza fraternità.
Il tema della serata Cosa fa la Chiesa è stato ampiamente sviluppato da Don Giuseppe Basile, che rifacendosi al passo di Gv 1, 45-46 sul dialogo tra Filippo e Natanaele (o Bartolomeo) che si chiude con un “vieni e vedi” sottolinea come il compito della Chiesa sia annunciare, celebrare, evangelizzare e testimoniare Cristo, passando dal kerigma (annuncio) alla liturgia e dalla carità alla koinonia (comunione) missionaria, ponendo alla base e al centro la Parola.
Circa il “come fare” missione, il Direttore dell’Ufficio Catechesi ed Evangelizzazione ha richiamato S. Agostino con il suo “istruire, dilettare, conquistare” e le “cinque vie” del Convegno Ecclesiale di Firenze 2015: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare, destinate a diventare lo stile proprio di ogni comunità missionaria in un mondo che è cambiato e cambia sempre più rapidamente.
Si è parlato di primo annuncio a chi non conosce e non crede, ma anche di nuovo annuncio a chi non crede più, a chi ha dimenticato, a chi si è fatto estraneo e lontano. E non si è trascurata l’efficacia di un intreccio della Parola di Dio con arte, bellezza e cultura.
Sono stati affrontati temi che spesso diventano problemi, come l’iniziazione cristiana dei fanciulli da riaffidare alle famiglie, bisognose essere stesse di un’alfabetizzazione della fede; si è sfiorato il tema – che davvero è un problema – di come risvegliare la fede nei giovani, per cui occorre uno stretto legame con il territorio e una forte collaborazione tra realtà diverse. Naturale e immediato il richiamo alla bella esperienza fatta anni fa con i giovani della “movida” isolana, avvalendosi della forte collaborazione degli animatori di “Nuovi Orizzonti” di Chiara Amirante. Inevitabile, quindi, il riferimento alla visita “a sorpresa” di Papa Francesco fatta proprio quella mattina alla Cittadella Cielo di Frosinone.
Gli interventi, le repliche, le conclusioni sono state altrettanto vive e propositive. Ora sta alle Parrocchie avviare la fase operativa, che vuol dire sensibilizzazione della comunità, preparazione dei vari momenti, compilazione dei documenti… in attesa che il Vescovo bussi alla porta con il suo pastorale e la Parrocchia, in atteggiamento di attesa, apra e lo ascolti. Sarà bello “cenare” insieme alla Mensa della Parola e del Pane!
Luciana Costantini
foto: Rosalba Rosati