Scelta la festa di Santa Agnese come data per il tesseramento dell’Azione Cattolica Italiana nella parrocchia di S. Lorenzo a Isola del Liri
Il pomeriggio di domenica 21 gennaio un buon numero di adulti si è ritrovato intorno al grande tavolo rosso con il parroco don Alfredo Di Stefano che, prima di benedire i presenti, ha sollecitato a prendere la tessera come impegno a dare, come la vedova della parabola, “tutto quanto aveva per vivere”, senza risparmio e senza stanchezza.
La riflessione a più voci sulla realtà attuale e sui “bisogni” della parrocchia si è intrecciata con le risposte più immediate e con i “sogni” di più ampio respiro. Le idee ci sono, la voglia di fare, e soprattutto di essere AC, non manca, ma spesso mancano le condizioni perché i “sogni” possano realizzarsi ed i “bisogni” possano essere soddisfatti, tutti e bene!
La vita si è fatta complicata, piena di impegni e di affanni per le nuove e vecchie generazioni. Il rischio più grosso è la perdita del ruolo sociale di un individuo, di una coppia, di una famiglia, in tutti i campi e a tutti i livelli. Si fa fatica a sentirsi parte viva e responsabile di una realtà associativa, di una comunità, di una parrocchia, di un paese. E chi sembra più dispersa e abbandonata a se stessa è proprio la fascia adolescenziale, difficile da gestire, oggi ancor più di ieri.
Il bisogno quindi si fa “sogno”: una ACR, innanzitutto, che torni ad essere opportunità di aggregazione e di formazione gioiosa per i piccoli; un gruppetto di educatori giovani, preparati e motivati a questo “servizio”; spazi accoglienti e adatti alle loro esigenze, che facciano sentire la Parrocchia come la loro “casa”.
Anche se la storia dell’Azione Cattolica a San Lorenzo è ricca di esperienze belle e positive, che hanno avuto come protagonisti i ragazzi, i giovani, le famiglie, si rende necessario oggi non vivere di ricordi, ma guardare con obiettività il presente per preparare un futuro altrettanto degno di essere raccontato.
Sarà un cammino fatto di piccoli passi, di gesti significativi, di iniziative sorprendenti, che avranno nel cuore la CASA, segno-tema dell’Anno pastorale in parrocchia e “di casa in casa” potrà essere lo stile di vita associativa di questo 2018.
E intanto il piccolo Carlo, di appena 4 anni, mentre i grandi parlavano, disegnava la sua nonna, la sua casa, la sua famiglia, il suo sogno, la sua… realtà.
Luciana Costantini