Qualche giorno fa, presso l’Università dove studio, ho avuto il piacere di incontrare una famosa rockstar, ospite d’eccezione dell’evento che abbiamo organizzato in collaborazione con il progetto culturale L’Aquila Film Festival: l’artista Piero Pelù.
All’interno dell’evento (volto ad approfondire il tema delle differenti modalità di scrittura nella letteratura, nel cinema e nella musica) è stato presentato l’ultimo brano musicale dei Litfiba, TU NON C’ERI, colonna sonora dell’omonimo film scritto da Erri De Luca che ha visto protagonista lo stesso Piero Pelù, nelle insolite vesti di attore, nel ruolo di un padre assente.
Di là dagli aspetti strettamente accademici, il motivo per cui mi interessa inserire questo brano nella rubrica è il messaggio che contiene: la figura del padre assente.
“Se quello che i mortali desiderano potesse avverarsi, per prima cosa vorrei il ritorno del padre…” così afferma nell’Odissea Telemaco, figlio di Ulisse, esprimendo molto bene la condizione di inquietudine di un figlio che cresce lontano dal padre.
In un tempo culturale come il nostro, si discute quotidianamente sulla corretezza etica o meno delle unioni omosessuali, delle famiglie allargate, cosicché siamo sempre pronti a mettere in discussione tutto. Ma si parla poco o quasi per niente dell’importanza che assumono le figure genitoriali del padre e della madre allorché decidono di formare una famiglia mettendo al mondo dei figli.
Adombrata dalla figura della madre, spesso quella del padre passa in secondo piano, quasi come se avesse un’importanza minore. In realtà la presenza del padre per un figlio è fondamentale quanto quella della madre, sia per motivi di natura affettiva che di natura simbolica.
Se più spesso la madre è la fonte del calore, delle cure, della dolcezza, il padre è quella figura altrettanto preziosa che aiuta i figli a “mettere le ali”, ad acquisire una giusta visone di sé per l’edificazione di una struttura psicologica salda ed autonoma.
Come scrive Ferliga (2005): “nei casi più gravi l’assenza paterna rende impossibile affrontare la vita e costruirsi una solida identità personale, in quelli meno gravi contribuisce spesso a strutturare un carattere debole e dipendente“.
Un’ultima considerazione, poi vi lascio alla colonna sonora di TU NON C’ERI, una musica aerea ed estremamente psichedelica.
Fra qualche giorno, il 19 marzo, festeggeremo la Festa del Papà, che è anche la Festa di San Giuseppe, padre putativo di Gesù. Ecco… per comprendere l’importanza della figura del papà ci basta riflettere sulla storia di Gesù. Gesù è il Figlio di Dio, concepito da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo. E’ Dio, ha una Donna, Maria sua Madre. Eppure la Famiglia non sarebbe stata completa. Non senza un Papà, non senza San Giuseppe.
Angela Taglialatela
