Un paese in festa per onorare il suo Vescovo Protettore

FESTA di SAN DONATO V. e M. – San Donato V.C. 07 Agosto 2015

 

Rispose il Vescovo Donato: “Sacrifica pure tu ai tuoi Dei, che non sono altro che demoni, per parte mia intendo offrire sacrificio soltanto al Signore Gesù Cristo”. Sono queste le parole che san Donato rivolge a Diocleziano, che gli aveva chiesto di rinnegare il Signore; questo è il momento ed il motivo per cui viene decretata la sua morte.

Ancora oggi tali parole risuonano nelle orecchie di tutti i sandonatesi e di tutti i pellegrini che accorrono in questo paese della Val Comino per salutare e onorare il loro santo protettore.

Sono le otto del mattino del 07 agosto 2015 ed in ogni casa risuonano i “botti” che preannunciano la grande giornata. Nel santuario posto in vetta al paese, è già un viavai di pellegrini che salgono e riscendono per ascoltare la Messa e per salutare il santo.

Alle ore nove e trenta è il momento della celebrazione solenne. Insieme al parroco sono presenti il Vescovo Gerardo Antonazzo, che presiede la cerimonia, il vicario generale Mons. Antonio Lecce e molti altri sacerdoti. Tanti i riferimenti al santo ed ai martiri durante la celebrazione Eucaristica in cui è risuonata la domanda: Chi ci separerà dall’amore di Dio? Ed è stato ricordato come proprio attraverso i martiri l’uomo può rimanere più vicino a Dio.

Alla fine della celebrazione, il momento culminante, ovvero l’inizio della processione che portava il Santo per le strade del paese. Tra salite, discese, vicoli stretti ed antichi archi i portatori hanno condotto la statua con grande maestria ed attenzione, mentre folle di persone attendevano il passaggio ai lati della via.

Il grande caldo di quest’anno ha reso ancora più faticoso l’incedere della processione e proprio per questo si è cercato di svolgere il percorso in breve tempo, ma nonostante lo sforzo, la statua del santo veniva fermata e avvicinata ad i malati che aspettavano davanti alle loro case di poter toccare il manto del santo per salutarlo. A molti invece veniva accostata la reliquia del santo (il dito) che viene custodito nel santuario e portata anch’essa in processione.

Per la festa di un Vescovo martire, non poteva mancare il panegirico del nostro Vescovo nella piazza principale, questo il punto conclusivo del cammino iniziato nel primo giorno della novena di preparazione alla festa.

Molti, infatti, possono pensare che la festa sia solo il giorno 7 agosto, ma abbiamo scoperto che per i sandonatesi la festa inizia con la novena che scandisce l’attesa e termina il giorno 8 agosto con la festa degli emigranti che hanno portato San Donato nel loro cuore nelle varie nazioni in cui si sono trasferiti tanti anni fa.

Dopo la solenne benedizione, impartita con la statua del santo, la processione è rientrata al Santuario. La festa è continuata con il concerto serale della banda, i fuochi d’artificio e tanta allegria. Ancora una volta la tradizione si è rinnovata, ricordando a ciascuno quello che San Donato ha testimoniato con il suo martirio, che “Dio è il sommo bene per gli uomini”.

– Piercarlo Gugliotta

– Foto di Piercarlo Gugliotta e Rosalba Rosati

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