Una vacanza fuori dagli schemi

Il tempo del riposo dedicato agli “altri”

Eccomi qui a parlare, o meglio, scrivere di vacanze. Ma di qualcosa di profondamente diverso dalle prime immagini che questa parola evoca nell’immaginario collettivo, associate a locandine da sogno che saltano agli occhi prepotentemente dalle vetrine delle agenzie di viaggio. Dove cominciare? Come evitare di scadere nella banalità di luoghi comuni?

Ed ecco una lettura, per caso. O forse no. Il profumo di una libreria cattolica romana: la scelta cade su un piccolo opuscolo, “Reimpara il tempo”, di Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose. Gli occhi scorrono le prime righe e la mente si illumina. Vacanze… «Questi giorni sono un tempo conquistato con fatica e atteso con ardore, ci fanno sentire liberi dalle abitudini  e dai doveri quotidiani, che ci sfidano a vivere “la vita che desideriamo”, a fare spazio a ciò che per noi ha davvero valore e senso». E proseguendo nella lettura ecco ciò che veramente può rivestire di senso questo periodo di riposo dalla quotidianità, rendendolo «un’occasione privilegiata di incontro con l’altro», che siano persone nuove o conosciute, da guardare con occhi diversi. «L’altro ti farà scoprire in te aspetti che avevi dimenticato, meandri abbandonati, penombre segrete, sorprese gioiose e risorse inattese. L’altro, infatti, a condizione di incontrarlo, di accostarti a lui rispettando quello che è nella sua differenza, di stare insieme a lui con autenticità, può davvero divenire il tuo miglior maestro».

Una vacanza fuori dagli schemi dunque, in cui riscoprire “l’autenticità dei rapporti umani”. Lontano magari da spiagge affollate ma anche (o non necessariamente) dal quieto verde dei monti o dalla bellezza trasudante storia di una città d’arte. Una vacanza con l’altro e per l’altro, una vacanza che si proponga di regalare il proprio tempo, dedicandolo a tanti progetti che permettono di crescere e acquistare un prezioso tesoro di esperienze interiori, un bagaglio di emozioni che ci accompagnerà  per tutta la vita. Esperienze di volontariato, di fede, per scoprire quanto si possa donare e soprattutto ricevere, scegliendo di “riposare” dalla solita routine di studio o lavoro in un modo totalmente diverso.

L’Unitalsi, con i soggiorni estivi per diversamente abili, organizzati ogni anno nella nostra Diocesi. La Caritas, per condividere le storie di tanti che lottano e sperano in un futuro migliore. L’Azione cattolica, per esperienze di formazione e di fede.

Ma questo solo per citarne alcuni; le porte di tanti altri organismi, associazioni che costellano le nostre realtà sono aperte per chi si senta di mettersi al servizio e fare davvero del suo tempo, della sua vacanza, una piccola opera d’arte, nei cui tratti e colori si nascondono volti e relazioni che hanno aiutato a crescere e a tornare con un nuovo spirito a quella vita quotidiana da cui spesso si è tentati di fuggire.

– Carla Cristini

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