Domenica 4 dicembre la comunità parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Cassino accoglie il suo Vescovo in visita pastorale
Quando il Vescovo mons. Gerardo Antonazzo è entrato, accolto e accompagnato dal Parroco, Mons. Fortunato Tamburrini, dal vice Don Tomas Jerez e dai ministranti, benedicendo e aspergendo i presenti, la chiesa era piena ed era palpabile la trepidazione di tutti, pronti per la Visita pastorale. Pronto e schierato il Coro “S. Pietro Apostolo” diretto dal M° Sonia Miele, pronta la squadra di ministranti, consapevoli dell’importanza della celebrazione e attenti a non sbagliare, pronti i fedeli, che dall’inizio di novembre, sotto la guida del Parroco, si sono preparati alla Visita del Pastore, con la preghiera, la lettura della Lettera Pastorale “Come sigillo sul tuo cuore. Il Vangelo dell’amore oggi“, la riflessione ed il confronto. Molti si erano perfino scritti su un foglio la domanda che avevano preparato da porre al Vescovo, per paura che l’emozione gliela facesse dimenticare o dire male. Presenti gruppi di catechesi ed anche (“Lei non ci crederà, ma ci sono!” ha detto Don Fortunato) ragazzi che soltanto due settimane fa sono stati cresimati dal Vescovo Gerardo.
Così ha preso il via la Celebrazione dell’Eucaristia con la processione d’ingresso, mentre la Corale intonava i canti adatti all’Avvento, poi l’incensazione dell’altare, del grande Crocifisso, della statua dell’Immacolata di cui si celebra in questi giorni la Novena di preparazione. Dopo la liturgia della Parola della II domenica di Avvento, il Vescovo Gerardo ha porto ai presenti profonde, chiare ed incisive riflessioni sulla Parola proclamata, e in particolare sull’invito di Giovanni Battista, “personaggio forte e coraggioso”, a convertirsi, invito che viene direttamente anche a noi in questo tempo di Avvento, cioè di attesa vigile e operosa della venuta del Signore, fatta camminando in avanti. Conversione urgente e necessaria in questo inizio dell’anno liturgico, “strutturale, fondativa della vita cristiana”. Conversione che significa purificazione (dalle sicurezze umane, dagli idoli, dalle tentazioni di credere che Dio ci abbia abbandonato) e orientamento (al Regno di Dio che è vicino, orientando a Cristo la nostra vita quotidiana, con gli affetti, i comportamenti, le decisioni).
Terminata la Messa, tolti i paramenti liturgici, è iniziata, sempre in chiesa, l’Assemblea pastorale della parrocchia con il suo Vescovo. Don Fortunato ha presentato la realtà parrocchiale, senza rinunciare a qualche simpatica e ironica battuta, ed ha poi lasciato al Vescovo la parola. Egli ha introdotto gli argomenti, spiegando che più che una vera e completa Visita pastorale (ben più lunga e articolata) questa era una pre-visita, un incontro diretto di conoscenza e scambio, in cui il Vescovo è presente più per ascoltare che per parlare ed ha accennato ai temi della sua Lettera pastorale sul Vangelo del matrimonio e dell’amore, oggi. E le domande non sono certo mancate, anzi sono piovute a raffica, spaziando dal contesto attuale in cui si trovano la famiglia e la società, alle situazioni di legami d’amore “imperfetti”, a ciò che dice Papa Francesco nell’Amoris laetitia, al ruolo delle comunità parrocchiali, chiamate ad accogliere, accompagnare, discernere e integrare le coppie imperfette, senza giudicare né tanto meno condannare, ma accogliendo, appunto, le persone che si sono allontanate. Mons. Antonazzo ha ribadito che si deve ricominciare a curare gli adulti prima ancora che i bambini, i ragazzi e i giovani, perché gli adulti oggi troppo spesso non sono maturi. Addirittura sarebbe preferibile “abbandonare” per un periodo i bambini pur di pendersi cura degli adulti, che da genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei figli. Si è parlato del Consiglio parrocchiale per gli affari economici, di come la pastorale, in tutte le sue forme deve essere pensata e studiata bene, in riferimento alla propria precisa realtà territoriale e che la Chiesa deve essere “in uscita” come torna a ripetere Papa Francesco; ci si è soffermati anche a considerare alcuni casi particolari di coppie con problemi. Il Vescovo ha dato consigli e suggerimenti preziosi da seguire, tra cui, ad esempio, ripetere un’assemblea parrocchiale di incontro e scambio come quella di stasera, ma aprendola a tutti, anche e principalmente a coloro che in chiesa non vengono più e non partecipano alla vita della Chiesa e capire dove occorre correggere atteggiamenti, parole e comportamenti. Il tutto è avvenuto in un’atmosfera di grande partecipazione e cordialità, a tratti caratterizzata da schietta allegria e simpatia.
Insomma, si è fatta una bella esperienza di comunità e si è ricevuta una vera ricchezza di temi su cui riflettere ancora e confrontarsi, da cristiani, per il bene di tutti, con l’urgenza di orientare la vita a Cristo.
Adriana Letta