Il 22 maggio, memoria di santa Rita da Cascia, Santa del perdono e dei casi impossibili, le due piccole comunità parrocchiali di San Giovanni Battista e Sant’Antonio di Padova in Acquafondata unitamente alla vicina parrocchia di Santa Maria Assunta in Viticuso, si sono di nuovo ritrovate insieme per commemorare la festa di Santa Rita e per celebrare in Suo onore un’unica Eucarestia interparrocchiale.
Un clima disteso e sereno, un’emozione forte nel ripercorrere le tappe della vita della Taumaturga umbra, una partecipazione attenta e devota alla Santa Messa presieduta dal parroco don Beniamino ormai divenuto il motore trainante che favorisce sempre più l’unità e la collaborazione tra le tre parrocchie poste sotto la sua guida.
Ad ospitare l’assemblea, questa volta, è stata la chiesetta parrocchiale di Acquafondata con il suo pregevole altare in stile coram Deo che, tra le altre cose, è la sola a custodire un simulacro della Santa.
Dopo la celebrazione della Santa Messa, durante la quale don Beniamino ha sottolineato l’importanza della figura di Rita come cooperatrice di pace, di unione e di perdono, sono state benedette le tradizionali rose e consegnate alla nutrita assemblea che gremiva la chiesa; ma non solo, tutti i presenti hanno depositato in una piccola cassettina posta ai piedi della venerata immagine le loro più intime intenzioni di preghiera, certi che, con l’intercessione della Santa, esse arrivino al Padre che è nei cieli.
Dopo il canto finale i fedeli delle tre comunità si sono salutati fraternamente, dandosi appuntamento alla prossima Eucarestia interparrochiale fissata per il 13 giugno prossimo a Casalcassinese nella chiesa di Sant’Antonio di Padova.
In conclusione della bella giornata si può solo aggiungere che di Santa Rita è rimasto in tutti i cuori dei presenti l’esempio di donna che ha saputo rispondere generosamente e senza paure alle prove che il Signore ha riservato per lei; noi non siamo soli, non siamo stati messi in questo mondo e lasciati allo sbando, ma siamo sempre in compagnia di Colui che, con amore e dolcezza ci guida verso la nostra “vocazione”: sia essa quella di sposa, di madre o di vita consacrata.
Simone Buzzeo