Il primo maggio, alle ore 21.30, presso la Chiesa della Madonna della Libera, si è svolta la veglia in onore della Madonna di Canneto intitolata “In pellegrinaggio dalla Vergine Bruna, oggi come ieri”. L’evento è iniziato ai piedi della maestosa scalinata che i fedeli hanno percorso in processione intonando il canto “affetti e pensieri”. Ad attenderli in Chiesa c’era la Vergine Bruna, raggiante di luce. Ognuno dei commossi partecipanti ha depositato ai piedi della Vergine un cero, a simboleggiare le ansie, i dolori, le speranze che ogni anno affidano alla Madonna dopo un lungo e faticoso pellegrinaggio.
La veglia è stata incentrata sulla figura del pellegrino e sui cinque oggetti essenziali per il suo percorso: la bisaccia, contenente cibo indispensabile per la vita, nutrimento offerto da Gesù quando ha affidato sua madre agli uomini; il bastone, sostegno del pellegrino donato dall’amore di Maria che indica l’unica via per la salvezza, Gesù; il mantello, raffigurante l’amore materno di Maria che protegge dalle tempeste del peccato; la lampada, luce che irraggia il sentiero, poiché Lei è fede che illumina; la Bibbia, simboleggiante la testimonianza che il pellegrino deve dare.
Ogni momento, aperto da un brano del vangelo, è stato accompagnato da una riflessione del rettore del santuario di Canneto, don Antonio Molle, che con semplici parole ha saputo carpire nella quotidianità di ciascuno la figura di Maria, che abbraccia con il suo manto celeste e accarezza con il sorriso, definendola “calamità nelle mani di Dio”. Molti i giovani presenti, anche delle parrocchie vicine che hanno partecipato animando i canti e portando una ventata di freschezza e di speranza.
L’evento, conclusosi con l’inno “Evviva Maria” è stato organizzato e animato dai Giovani di AC di Aquino, che hanno risposto alla chiamata della Donna Bruna con un univoco Sì!
– I giovani dell’AC di Aquino