Veglia di preghiera per il 25° di Don Fortunato

“Ti farò pescatore di uomini”. Su questa frase di Gesù si è incentrata ieri sera, 16 novembre, la Veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Cassino, in preparazione al 25° anniversario di Ordinazione Sacerdotale del parroco nonché Vicario generale diocesano, Mons. Fortunato Tamburrini, per tutti Don Fortunato.

Una Liturgia della Parola preparata con cura e vissuta in un clima intimo, caldo di affetti, intenso e profondo, atto ad aprire nell’animo orizzonti e prospettive su cui meditare a lungo. Presieduta dal viceparroco Don Tomas con il servizio all’altare del diacono Luigi Evangelista, la Liturgia si è svolta davanti al Santissimo Sacramento solennemente esposto, con canti, letture di brani della Sacra Scrittura, riflessioni.

E ha fatto meditare i presenti sulla vocazione, la chiamata che Dio rivolge ad ogni uomo “a collaborare al mistero d’amore che Egli ha progettato per gli uomini”. Una chiamata che provoca turbamento nell’uomo, nel prendere coscienza della propria inadeguatezza nei confronti del piano di Dio, perché l’invito di Dio è sempre alto, sempre superiore alle nostre forze. Ma Dio risponde a questo turbamento dicendo sempre: “Non temere!”. Non con la forza dell’uomo ma con quella di Dio si potrà realizzare la salvezza. Così i quattro pescatori intenti nel loro lavoro, Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, sentendosi chiamare con autorità da Gesù “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”, lasciano tutto e vanno con lui, senza immaginare dove andranno ad approdare. Così anche nella pagina di Vangelo che è stata letta, Gesù dice a Simone: “Prendi il largo e getta le reti”, ordine in apparenza del tutto privo di senso, dal momento che pur avendo faticato tutta la notte non avevano preso nulla. Ma Simone aggiunge: “Ma sulla tua parola getterò le reti”, ed è pesca miracolosa. Tutti questi punti ha ben sviluppato Don Giorgio Vargas nella profonda riflessione che ha offerto ai presenti, mostrando come il Sacerdote, anche quando ha l’impressione di fallire umanamente non vedendo risultati positivi, ogni giorno, però, “sulla parola di Gesù” getta nuovamente le reti e continua giorno dopo giorno la sua missione di “pescare” uomini “per la vita”: chi da un anno, chi da dieci, venti o, come Don Fortunato, da 25 anni. Continua a gettare le reti ogni giorno, fidandosi della parola di Gesù.

Al termine delle preghiere e canti, tutti ben scelti e particolarmente appropriati, dopo la Benedizione Eucaristica e la reposizione del SS.mo, i presenti hanno letto tutti insieme, coralmente, la preghiera a Maria per le vocazioni composta dal Vescovo Gerardo. Solo dopo i partecipanti, tra cui parrocchiani, familiari e tanti amici, hanno finalmente potuto vedere Don Fortunato, invisibile per tutto il tempo della liturgia, ritirato in un angolo a lato dell’altare tutto assorto nella preghiera. Ma non ha potuto più esimersi dal ricevere abbracci, ringraziamenti e auguri da quanti lo hanno attorniato con affetto riconoscente e sincero. E si è creato un clima di gioia e di festa già in questa vigilia, preludio della vera festa dell’anniversario.

Adriana Letta
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