Doppio momento di festa presso la parrocchia intitolata a Santa Maria Porta Coeli: il venticinquesimo anniversario di don Vittorio Ricci e la benedizione del nuovo tabernacolo
Un importante anniversario di sacerdozio per don Vittorio Ricci, parroco di Santa Maria Porta Coeli, in Sora. Venticinque anni di sacerdozio rappresentano una tappa fondamentale, non come arrivo ma come punto di partenza da cui attingere sempre nuovo entusiasmo. E il momento per ringraziare il Signore per questo traguardo e festeggiare è stato unito alla benedizione del nuovo tabernacolo alle spalle dell’altare, avvenuta giovedì 24 maggio. A coronare l’importante momento, la presenza del vescovo Gerardo Antonazzo, che ha presieduto la Messa, concelebrata da don Vittorio e don Marcello Di Camillo, con il diacono Gino Di Vito, animata dal coro giovanile parrocchiale diretto da Marianna Polsinelli.
“Il Vangelo di oggi – ha sottolineato il Vescovo nell’omelia – ci permette di guardare il presbitero, il discepolo dalla parte della comunità e offrire acqua ovvero sostegno, collaborazione e soprattutto partecipazione. Bisogna chiedersi, cosa faccio io per sostenere la comunità la parrocchia, il presbitero. Viceversa il presbitero deve essere motivo di scandalo, ovvero portare un altro a cadere. Il presbitero deve invece sostenere il cammino di tutti perché nessuno cada, perché nessuno ceda o si fermi o peggio ancora si perda. Deve essere di aiuto nell’insegnamento della dottrina, nella catechesi, nell’annuncio della parola. “Deve essere sale che dà sapore”, deve sostenere e dar sapore affinché ciascuno senta nella propria vita il profumo, il gusto della parola di Dio.
Dopo l’omelia il Vescovo ha benedetto il tabernacolo, custodia e tempio del Dio vivente, cuore pulsante della chiesa. Prima della benedizione, gli auguri a don Vittorio, a nome della comunità e dell’associazione Misericordia. Don Vittorio ha infine ringraziato per l’affetto dimostrato, rendendo grazie innanzitutto a Dio, e ha ricordato le promesse fatte alla comunità quando, nel 2011, fu chiamato a guidarla, ovvero di comprendere prima di esser compreso, di amare piuttosto che essere amato, di servire e non essere servito. Un lungo caloroso applauso e, subito dopo la benedizione impartita dal Vescovo, la prima sorpresa: giovanissimi componenti della banda di Castelliri che hanno suonato per don Vittorio. E infine un gioioso momento di convivialità nei locali dell’oratorio.