Via Crucis tra le case del Rione Colosseo

La Parrocchia di S. Pietro Apostolo completa il giro della Via Crucis nei quartieri

Chiesa in uscita, dice Papa Francesco. E’ questo che anche quest’anno la Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino ha fatto, dedicando un giorno per ogni settimana di Quaresima per portare il rito della Via Crucis in ogni quartiere, anche periferico, del suo territorio. Lo scopo è andare incontro alle esigenze dei residenti delle zone più lontane dal centro e dalla chiesa, che non sempre, soprattutto se anziani, hanno la possibilità di recarvisi liberamente e magari non riuscirebbero ad andarvi il venerdì per la Via Crucis delle 18,30. Per queste persone vedere la Chiesa che si muove verso di loro e passa tra le loro case portando il Signore, è significativo e gratificante. Si è iniziato con Via Solfegna – Largo Don Bosco, continuando nelle settimane successive con Valle dell’Immacolata, Urra1, Via Solfegna Cantoni, Via S. Nicola, arrivando infine venerdì 23 al rione Colosseo, il più vicino alla chiesa.

Fatta la mappa del percorso da seguire, alcuni si sono impegnati a predisporre le “stazioni”, ponendo una Croce, il quadro della stazione, dei ceri accesi, un drappo rosso simbolo di martirio ed un altro simbolo che richiamasse la Passione di Gesù: un catino, a ricordare la lavata di mani di Ponzio Pilato, dei chiodi ed un martello, un’anfora, una lancia ecc. e tutto intorno un tralcio di ulivo, essendo nell’imminenza della Domenica delle Palme. Altri si sono impegnati per il sistema di amplificazione, per le letture, per i canti accompagnati dalla chitarra. Un gioco di squadra, insomma, o meglio: di comunità. Don Tomas ha portato la Croce, alcuni ministranti candele e torce.

E’ giusto che in Quaresima, per arrivare a capire e gustare la Pasqua di Resurrezione, si rifletta sulla Passione di Gesù e si ripercorra la Via della Croce rivivendo ogni momento del percorso di dolore compiuto da Cristo, dalla condanna fino alla crocifissione e meditare tutti insieme, fedeli che frequentano regolarmente la chiesa (che possono correre il rischio dell’abitudinarietà) e coloro che pur essendo battezzati, in chiesa solitamente non entrano, sullo sconfinato amore che Gesù ha per ognuno di noi tanto da accettare e subire le sofferenze più grandi. Ed è importante meditare alla fine la Resurrezione, perché non si deve mai dimenticare che l’ultima parola non è la morte e la “sconfitta”, ma la Vita.

Dunque, partendo da Piazza Piave, davanti alla Scuola “Don Bosco”, si sono percorse le strade del rione Colosseo fino a ritornare in chiesa, sulla scalinata dove, meditata la 15ª stazione, quella della luce del Risorto, il Sacerdote ha impartito la benedizione conclusiva del rito. Per l’appuntamento per la Domenica delle Palme, c’è già tutto un fervore di attività.

Adriana Letta

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