In Quaresima è una tradizione, ormai, quella della Via Crucis nelle zone periferiche della Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino, per venire incontro alle esigenze di coloro che, risiedendo nelle zone rurali lontane dalla chiesa, soprattutto se anziani, non sempre hanno la possibilità di recarvisi, pur desiderandolo. E allora è la comunità parrocchiale che va da loro per quella pia pratica che è la Via Crucis, cioè il ripercorrere la Via della Croce che Gesù fece, dalla condanna a morte fino alla crocifissione e alla deposizione dalla croce. Grazie all’Associazione Largo a Don Bosco, sempre molto attiva e propositiva, domenica 31 marzo si è svolta appunto la Via Crucis che, presieduta e guidata dal Diacono Luigi Evangelista, è partita dalla sede dell’Associazione Vittime civili di guerra in Via Solfegna Cantoni.
Poi si è snodata attraverso le 14 stazioni che rappresentano e fanno meditare sulle varie tappe della Passione di Gesù, fino a giungere a Largo Don Bosco per l’ultima stazione, là dove sorge il gruppo statuario che rappresenta il Santo dei giovani. E’ quello il luogo in cui si svolgono solitamente varie manifestazioni parrocchiali di tipo spirituale, sociale e ricreativo, luogo di incontro, di amicizia e di crescita.
Lungo il percorso le famiglie residenti avevano predisposto all’ingresso esterno della loro casa un altarino per la sosta di meditazione. Alternando canti, letture, preghiere e silenzi, ora camminando (sempre preceduti dalla Croce portata a turno dai fedeli) ora fermandosi, il piccolo corteo di fedeli ha seguito con viva partecipazione la Via dolorosa come un cammino penitenziale in preparazione alla Pasqua.
Adriana Letta