Presentato in conferenza stampa il Festival DSC della Provincia di Frosinone che si svolgerà nei giorni 12 e 13 aprile presso l’Università cassinate, Polo Folcara, Aula Salerno
Si è tenuta oggi pomeriggio, 9 aprile, presso l’Aula Magna della facoltà di Ingegneria, la conferenza stampa di presentazione della VII edizione del Festival della Dottrina Sociale Cristiana, promosso ogni anno dal Comitato Sale (Sviluppo Associazionismo Laicale) e che quest’anno si terrà nei giorni 12 e 13 aprile presso la sede della Folcara.
A coordinare la presentazione il Presidente del Comitato Sale, l’Avv. Francesco Rabotti che ha sottolineato come, oggi, il festival abbia più padri: il Comitato Sale, infatti, oggi si avvale della preziosa collaborazione della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e si colloca anche nell’ambito del protocollo di intesa stipulato tra i due enti. Una particolare menzione, poi, alla Banca Popolare del Cassinate, che ha appoggiato il festival fin dalla sua prima edizione.
“La dottrina sociale della Chiesa – ha detto Rabotti – contiene le ricette necessarie a superare la crisi. Tutto sta nel recepire questi principi e tradurli nella realtà. L’auspicio è che ci sia un’ampia partecipazione e che anche i giovani siano coinvolti e, per questo, abbiamo invitato anche le scuole superiori: siamo convinti, infatti, che il futuro è dei giovani e, per questo, dobbiamo dare loro l’opportunità di conoscere la Dottrina Sociale Cristiana. In questo intento, prezioso è anche il lavoro compiuto dalla Diocesi di Sora Cassino con la Scuola di Formazione Teologica”.
Rabotti si è detto onorato di avere al proprio fianco, in questa iniziativa, personalità di altissimo profilo.
La parola è poi passata al Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Prof. Giovanni Betta, che, a sua volta, ha ringraziato la Diocesi e il Comitato per questa iniziativa “dietro alla quale – ha detto – c’è moltissimo lavoro. Il Festival ha un programma ricco e intenso e, come rettore di questa università, non posso che trovare un motivo di grandissima soddisfazione nell’ospitare e poter collaborare alla riuscita di questa iniziativa. Vogliamo trasmettere questi contenuti soprattutto ai giovani e offrire loro un’occasione di riflessione. Il nostro obiettivo, infatti, deve essere innanzitutto quella di formare esseri umani completi, guardando alla persona e non alle singolarità disciplinari”.
Il Rettore ha anche confermato la propria disponibilità a sostenere il festival anche nel prossimo futuro e nelle prossime edizioni.
Subito dopo è intervento il prof. Luigi Di Santo, docente di Filosofia politica e responsabile del Laboratorio di Ermeneutica Giuridica, e che proprio nei giorni scorsi ha organizzato un importante convegno sulla figura di Adriano Olivetti. Quest’ultimo sosteneva sempre che al progresso tecnologico non deve seguire un imbarbarimento interiore e, per questo, bisogna riequilibrare questo rischio riportando i valori al centro del dibattito.
Di Santo ha richiamato l’attenzione sull’importanza del “servizio”, parola che rappresenta il cuore pulsante della dottrina sociale della Chiesa e ha anche annunciato la bella novità di un corso dedicato alla figura del giurista del terzo settore, comparto importantissimo sia dal punto di vista economico che sociale.
La parola è poi passata al Prof. Vincenzo Formisano, presente nel duplice ruolo di vicepresidente della Banca Popolare del Cassinate (sponsor dell’iniziativa sin dalla prima edizione) e di docente del’Università di Cassino. Formisano, che interverrà nella sessione mattutina di giovedì 12 aprile, interamente dedicata ai temi economici, ha evidenziato come i temi della Dottrina Sociale della Chiesa siano validi non solo per i credenti, ma anche per chi ha una visione laica della vita e dell’impresa. Quest’ultima non deve massimizzare il profitto, ma, piuttosto, deve creare valore: solo creando valore si accresce il capitale vero dell’impresa. Questo significa rispettare l’ambiente, il contesto sociale in cui si vive, gli stakeholders, i dipendenti. Non, dunque, turbocapitalismo, ma capitalismo sostenibile. “Il dato interessante – ha spiegato Formisano – viene dall’evidenza empirica che mostra come un’impresa eticamente corretta è anche quella che ha maggior valore nel tempo”.
Rabotti ha ringraziato tutti per il contributo e ha sottolineato come sia fondamentale il concetto di sussidiarietà, ovvero una solidarietà a quattro mani: Stato, mercato, imprese responsabili e cittadinanza attiva.
La conclusioni dell’incontro sono state affidate al Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo che ha parlato del Festival come di un progetto “di elevato spessore culturale e di servizio per questo territorio”.
Ha poi introdotto una interessante e profonda riflessione sulla “legittimità” della definizione “dottrina sociale della chiesa”: può la chiesa proporre una dottrina sociale? Se la dottrina sociale guarda ciò che l’uomo vive e opera, la dottrina sociale della chiesa lo fa lasciandosi ispirare dal Vangelo e per questo la Chiesa sa di non ingannarsi e non ingannare perché nel Vangelo c’è Dio che parla. Il vangelo è il progetto incarnato, reale, concreto di vita umana, di cittadinanza, un progetto valido per tutte le epoche perché contiene la giusta risposta alle istanze umane, civili, sociali, economiche, politiche.
Mons. Antonazzo, ricordando Paolo VI che diceva che la politica è una forma alta di carità, si è soffermato sul titolo dell’edizione di quest’anno: Civile nuovo paradigma. “Non è nuovo nel senso che lo abbiamo inventato noi, come si intenderebbe con la parola greca kaine’; è nuovo nel senso della parola greca neos, ovvero una cosa rinnovata. Questo significa che non è un paradigma che inventiamo noi, ma è un paradigma che riceviamo e che attualizziamo. L’urgenza di oggi non è solo quella di uscire dalla crisi, ma anche quella di prevenire altre crisi”.
Al termine dell’incontro Rabotti ha ricordato che il festival sarà trasmesso in streaming tv sul sito della Diocesi e che sarà arricchito dalla presenza di due importanti mostre, che contribuiranno a rendere ancora di più il Festival un’opportunità per il territorio, puntando sul recupero delle energie e della forza spirituale.