VIII° CONVEGNO MARIANO
MARIA, MADRE DI MISERICORDIA, SULLA VIA DELLA RICONCILIAZIONE.
DOMENICO D’ ANTONA
Sono grato a don Ruggero ed a Diana dell’invito fattomi, perché a volte si pensa che noi uomini guardiamo alla Vergine Madre solo nei momenti di fragilità o di prova intensa. Questo intervento mi ha fatto riflettere molto su cosa dire, su come esprimere la fede particolare che ho in Maria e come la chiamiamo oggi Madre di Misericordia. Questo mi fa sentire figlio, un figlio che si aggrappa alla Madre sempre, anche se si è avanti con gli anni. Con Maria non mi sento un figlio che vive l’immaturità della figliolanza, come si dice oggi, un “bamboccione”, ma un figlio amato, che viene educato con il pane della misericordia e della riconciliazione. Non mi sento un figlio che agli occhi della madre ha sempre ragione, ma un figlio che riversa al mondo ciò che gli è stato dato. La mia quotidianità, mi porta a fare il volontario a dilettarmi tra la gente che grazie a Dio vive nell’agio, ed anche purtroppo con chi invece arranca e dispera. Questo mi porta a riflettere, a fare un bilancio su ciò che la vita mi ha riservato in questi anni. Proprio allora mi rivolgo a Maria e penso che, con me, di misericordia e di bontà non si è risparmiata. Questo lo vivo e (scusate mi emoziono a parlare di questo ), quando trascorro del tempo con mia nipote, poiché mi viene da pensare quanto sia grande il cuore di una mamma. Da nonno subisco e vivo pienamente i progressi e la gioia di una vita che fa progressi ogni giorno. ….ti sciogli…. E penso allora….Quanto è grande la misericordia di Maria che è Madre di tutti noi, che assiste alla crescita nella fede di ognuno e gioisce da Madre per ognuno di noi. In occasione del Giubileo Straordinario ho letto la bolla di indizione Vultus Misericordiae . Inizialmente sono stato mosso dalla curiosità e dai “Perché” di questo Anno Santo. Forse anche a voi sono venute queste domande. Mi sono trovato poi di fronte ad alcune frasi che mi hanno fatto dire tra me e me… che ogni cristiano ha ancora molta strada da fare. In una pagina si legge: “Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dell’amore, è testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno”. Lei è stata una testimone oculare della grande misericordia del Padre. Nel suo cuore Maria trasforma il dolore della morte del Figlio in amore . Il dolore si è convertito, si è trasfigurato, come diremo oggi, in un immenso amore, e noi lo percepiamo questo Amore con la A maiuscola, lo percepiamo, quando nei momenti bui e di dubbio non sappiamo cosa fare. Quando l’orgoglio e la società dell’arrivismo e del carrierismo ci chiude gli occhi di fronte alla vera essenza della vita. La Vergine Madre è li che segue i nostri passi. È una Maestra perfetta, una Madre che ci dice anche quei “no che ci aiutano a crescere” tenendo tesa la mano per farci rialzare, come la vediamo nell’iconografia popolare. Questo mi sento di condividere con voi questa sera, è un piccolo pensiero che mi tiene legato a questa comunità ed a quella mano tesa che non si ritrae mai, perché è la mano di una Madre, mia madre e madre di tutti.