Il villaggio di Betlemme

Primo giorno del Presepe Vivente nella Zona archeologica di Cassino con la ricostruzione del villaggio di Betlemme

Nuova location quest’anno per il Presepe Vivente organizzato dalla Parrocchia di S. Pietro Apostolo e dal Comune di Cassino: l’area retrostante la chiesa e adiacente alla Zona archeologica. Qui il Comune ha provveduto a sistemare il terreno per potervi collocare le varie “stazioni” del Presepe e grazie al lavoro infaticabile della Filodrammatica Don Bosco e dei suoi storici responsabili, M. Patrizia Velardi e Sandro Zolla, che hanno curato scenografie, ambientazioni, costumi e insomma tutta la parte scenica, dell’Associazione Largo a Don Bosco e del Comitato Solfegna, in particolare di Benedetto Vizzaccaro, che hanno curato l’allestimento delle postazioni, procurato oggetti e strumenti vari, si è riusciti a ricostruire “Il villaggio di Betlemme”.

Arrivando da Via D. Angelo Pantoni, il visitatore trova infatti un cancello aperto sormontato dalla scritta “Betlemme”, sorvegliato da un legionario romano. E inizia un percorso, attraverso una strada bianca che lo porta a vedere prima di tutto la postazione imperiale per il censimento della popolazione, poi le case delle famiglie più in vista, compresa quella di Erode, laboratori per la lavorazione dei profumi e delle stoffe e finalmente giunge in fondo, dove c’è la più modesta delle “dimore”, ma la più importante: la grotta dove è il Bambino Gesù con sua madre Maria, suo padre Giuseppe, un angelo che suona… E’ il luogo della pace e serenità, del mistero grande del Natale, il luogo dove sostare.

Poi la strada curva quasi attorno ad una ellisse e si trovano un piccolo mercato con vendita di verdure e semi e laboratori artigiani, il ciabattino, il fabbro, il falegname, le cestaie, uno spaccato di vita domestica e familiare, ma anche la scuola ebraica e la sinagoga con il Sommo Sacerdote. Nel terreno di mezzo, qua e là sono collocate strumentazioni varie, quelle di una volta, quando la vita era semplice, agro-pastorale e artigianale. Queste strumentazioni, tutte in legno, un piccolo pozzo, un carretto, una scala, dei giochi per bambini, sono state realizzate con cura dall’artigiano Pietro Miele. Infine, in un villaggio non può mancare l’osteria, ma è ben mimetizzata alla fine del percorso e funziona egregiamente e con la massima efficienza: bisogna infatti garantire un ristoro a tutti i figuranti che sono lì al freddo siberiano che ha invaso l’Italia centrale in questi giorni… Frittelle, zeppole e vin brulé, che volontari preparavano in continuazione, hanno garantito il giusto conforto.

Tutto questo è stato molto apprezzato dai visitatori, non solo quelli ufficiali, come il Sindaco D’Alessandro e l’Assessore alla Cultura Iannone,  ma tutti. Anche un numerosissimo gruppo di ragazzi provenienti da Milano, che compivano un viaggio, con le loro guide, sui luoghi di S. Benedetto, prima a Subiaco e in mattinata a Montecassino, ha chiesto nel primo pomeriggio di usufruire dei campetti dell’Oratorio Don Bosco e ben volentieri hanno poi visitato il Villaggio di Betlemme, che hanno affollato ammirando ogni cosa e gustando cose buone e calde che arrivavano a puntino.

Freddo e gelo, sì, ma in compenso, se la mattina i cassinati hanno visto cadere la neve, poi era venuto fuori un magnifico sole, anche se l’aria rimaneva decisamente rigida. E lo spettacolo di Betlemme era stupendo: prima il sole splendente rendeva nitidi e luminosi i contorni di ogni cosa, poi, quando è cominciato a scendere, ha permesso a tutti di ammirare da una parte, quella della Grotta di Gesù, un tramonto spettacolare; dalla parte opposta un altro spettacolo altrettanto incantevole era offerto dai monti imbiancati dalla neve e illuminati dagli ultimi raggi del sole. Man mano che la luce del giorno si attenuava, prendeva risalto la luce dei lampioni del villaggio, creando un ambiente decisamente suggestivo. Era freddo, ma su quel terreno centrale, diversi fuochi, alimentati di continuo da alcuni volontari, diventavano punto di incontro delle persone che vi si avvicinavano per andare a scaldarsi. Il Presepe prendeva vita: uno spettacolo bellissimo davvero.

Oggi, sabato 5, lo spettacolo continua, dalle ore 10.00 alle 19.00, con ingresso libero. Chi non fosse riuscito a partecipare, lo faccia, ne vale la pena.

Adriana Letta

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